Ultimo aggiornamento: 26.04.24

 

Quanti tipi di pennello per trucco esistono?

I modelli di pennello per trucco presenti in commercio, sono davvero tanti e differiscono tra loro per diverse caratteristiche, quali forma, dimensione e setole.

Tra i pennelli per make-up più noti e utilizzati ricordiamo quelli per: fondotinta, correttore, illuminante, ombretto, blush (o fard) e cipria.

Poi ci sono dei modelli speciali, come per esempio il pennello Kabuki, un accessorio particolare, caratterizzato da una forma tondeggiante. Questo strumento è stato progettato appositamente per l’applicazione di cosmetici in polvere.

Come pulire i pennelli per trucco?

Bagnate le setole con dell’acqua tiepida, facendo attenzione a non bagnare l’attaccatura del pennello, per non rischiare di indebolire la colla.

Se volete effettuare una pulizia approfondita, prima di lavare lo strumento con del detergente, disinfettatelo con una soluzione a base di acqua e aceto. Successivamente passate al lavaggio vero e proprio, senza esagerare con il sapone.

Frizionate accuratamente le setole, dopodiché risciacquate per bene il pennello, assicurandovi di eliminare tutti i residui di sapone.

Per asciugare l’accessorio, non utilizzate assolutamente delle fonti di calore dirette (es. stufe, phon) ma fate scolare l’acqua dalle setole schiacciandole delicatamente con un panno di cotone.

Quindi mettete il pennello su una superficie piana e lasciatelo asciugare completamente.

 

Come si devono conservare i pennelli per trucco?

Per garantire una lunga vita ai vostri pennelli per make-up, vi suggeriamo di conservarli all’interno di apposite custodie.

Diversamente, una volta terminata la fase di lavaggio, riponeteli verticalmente in un bicchiere, posizionandoli con le setole verso l’alto. 

Meglio ancora se i pennelli vengono conservati orizzontalmente e a riparo dalla polvere, onde evitare che le setole si deformino.

 

Qual è il miglior pennello per stendere il fondotinta?

Per stendere il fondotinta è consigliabile acquistare un pennello con setole sintetiche. Queste infatti garantiscono delle alte prestazioni, specialmente se si tratta di un fondotinta liquido o cremoso.

Le setole sintetiche non trattengono i liquidi, pertanto il cosmetico viene steso completamente sul viso, evitando qualsiasi spreco di prodotto.

Valutate sempre la qualità di un pennello prima di acquistarlo e accertatevi che i materiali che lo compongono siano di ottima qualità e che rispettino tutte le normative CE.

Le setole devono essere anallergiche e morbide, al fine di non irritare o graffiare la cute durante l’applicazione del prodotto.

 

 

Ultimo aggiornamento: 26.04.24

 

Un problema che sempre più spesso affligge le donne appassionate di bellezza e make up è tenere i propri trucchi in ordine.

Proprio per questo, un organizzatore può essere un valido alleato per avere tutto a portata di mano ed evitare che la propria passione per l’estetica si trasformi in un incubo.

Questo accessorio è indispensabile soprattutto quando non si ha il tempo di cercare rossetto e fondotinta, che molte volte vengono riposti alla rinfusa in un cassetto.

Inoltre, grazie alla vasta gamma di prodotti presenti sul mercato è possibile scegliere il modello più adatto alle vostre specifiche esigenze e la nostra guida potrà darvi dei suggerimenti preziosi per l’acquisto.

 

Funzionalità e optional

Innanzitutto, bisogna valutare con attenzione l’uso a cui si vuole destinare questo accessorio.

È chiaro che se si possiede una collezione molto ricca di cosmetici sarà necessario optare per un modello che vi permetta di suddividerli in modo funzionale e intelligente.

Infatti, esistono articoli dotati di pratici cassetti per collocare ogni prodotto in un determinato vano e trovarli all’occorrenza più velocemente.

Altri, invece, dispongono di scomparti specifici e studiati per ogni evenienza come, ad esempio, contenitori alti e aperti per riporre con facilità i pennelli o spazi ad hoc per smalti e boccette di profumo.

Optional aggiuntivi possono essere uno specchietto per potersi truccare in qualsiasi luogo della casa o anche delle luci a led per poter rintracciare ancora più facilmente i propri belletti.

Tuttavia, potete considerare anche oggetti più piccoli, senza cassetti o altri accessori, facilmente spostabili da una stanza all’altra e pensati per essere portati anche in viaggio.

 

Capienza e dimensioni

Altro aspetto da considerare è sicuramente la capienza. Molte donne spesso sono restie ad acquistare questi complementi per paura di perdere spazio in bagno o nella propria camera.

Ma in realtà è possibile reperire modelli molto più compatti che hanno comunque una capacità contenitiva davvero rilevante.

Le classiche valigette rigide, invece, sono sicuramente più ingombranti rispetto agli astucci di stoffa o plastica morbida, ma riescono a garantire maggiore protezione agli oggetti indovati al loro interno in caso di urti o cadute.

Sono disponibili, poi, contenitori rigidi con apertura a conchiglia o a ventaglio dotati di un gran numero di vani laterali e cassetti nascosti che da chiusi presentano dimensioni di gran lunga più ridotte, andando ad occupare quindi pochissimo spazio.

Esistono, infine, modelli a colonna, fissi o che possono ruotare fino a 360 gradi, e alcuni muniti di comodi ganci così da poterli appendere praticamente ovunque.

Materiali

Per quanto riguarda i materiali, i modelli più diffusi sono sicuramente quelli in acrilico che, in molti casi, si rivelano più versatili e funzionali adattandosi al contempo a qualsiasi tipo di ambiente e arredamento.

Ma non mancano quelli realizzati in alluminio, molto più resistente e leggero, o in stoffa, pratici e comodi da portare con sé anche fuori casa.

Infine, il problema più diffuso tra le amanti del maquillage è individuare con facilità il prodotto che si intende utilizzare; per questo, un organizzatore trasparente sarà la scelta migliore per trovare ancor più velocemente anche i cosmetici più piccoli.

 

 

 

Ultimo aggiornamento: 26.04.24

 

A cosa serve la cipria?

In realtà faremo prima a dire a cosa NON serve la cipria, visto che le sue funzioni sono davvero tante e tutte difficilmente sostituibili. Innanzitutto, si occupa di rendere l’incarnato uniforme e luminoso, andando a nascondere le piccole imperfezioni del viso. Applicato dopo il fondotinta, permette di fissare il make-up e di migliorarne la durata, senza appesantire o alterare il colore della base. Inoltre, vanta un ottimo potere assorbente, utile per nascondere i pori dilatati e opacizzare il sebo in eccesso. Infine, ci sono alcuni prodotti che offrono una discreta protezione solare per schermare i dannosi raggi UV.

 

Borotalco come cipria?

Chi è alla ricerca di un’alternativa economica alle costose ciprie disponibili sul mercato, può tranquillamente ricorrere al borotalco. La sua polvere, infatti, aiuta a fissare il trucco sul viso donando un accattivante finish matt di lunga durata, oltre a lasciare un gradevole profumo sulla pelle. Le modalità di applicazione sono le stessa delle ciprie in polvere o traslucide, per cui basterà stenderne un leggero strato sulle zone di interesse, utilizzando un pennello per il blush o un piumino.

 

Amido di riso come cipria?

Sebbene utilizzato come cosmetico fin dalla notte dei tempi, poche donne conoscono l’efficacia dell’amido di riso come prodotto per il make-up. Si tratta, infatti, di un ingrediente assolutamente naturale capace di sostituire la tradizionale cipria. Tra le sue proprietà più rilevanti, spicca la capacità di assorbire efficacemente il sebo in eccesso e l’umidità della pelle, lasciandola morbida e vellutata senza creare quella antiestetica patina lucida sulla zona T del volto. Può essere applicato su tutti i tipi di pelle, anche su quelle più sensibili o in presenza di acne e brufoli molto evidenti.

Come ricompattare una cipria rotta?

Se la vostra cipria ha sperimentato l’ebbrezza del volo e si è frantumata in mille pezzi, anziché buttarla sappiate che è possibile ricompattarla per farla tornare come nuova. Per prima cosa, armatevi di tanta pazienza e cercate di raccogliere quanta più polvere possibile, aiutandovi magari con una paletta o un foglio di carta, dopo di che riponetela nella sua confezione originale o in un contenitore pulito. A questo punto, iniziate a pressare quel che resta della vostra cipria utilizzando un cucchiaio di legno o un mortaio, aggiungete 2/3 gocce di alcol etilico e comprimete il tutto fino a ottenere una cialda compatta e uniforme.

 

Cosa si intende per cipria traslucida?

Quella che viene generalmente definita cipria traslucida non è altro che una polvere incolore, compatta e leggerissima al tatto, da applicare sul viso con l’aiuto di un pennello specifico o una spugnetta in lattice. La sua funzione principale è quella di fissare il trucco, ma si occupa anche di coprire le piccole imperfezioni e illuminare l’incarnato. Inoltre, si pone come valido sostituto del primer prima della stesura del fondotinta e può essere applicata anche sulle labbra per prolungare la durata del rossetto.

 

 

 

Ultimo aggiornamento: 26.04.24

 

Compatta o in polvere, la cipria è un prodotto per il make-up spesso sottovalutato, poiché non tutte sanno effettivamente a cosa serve e come si utilizza. Per fare chiarezza una volta per tutte, ecco una guida che spiega come applicarla in modo corretto per realizzare un trucco impeccabile e di lunga durata.

 

A cosa serve

Prima di spiegarvi come mettere la cipria è bene fare un passo indietro e capire qual è la sua funzione. Tutte sappiamo che il prodotto permette di fissare il make-up e di farlo durare più a lungo, in modo che si mantenga intatto per tutto il giorno.

Ma non serve solo a questo: applicato dopo il fondotinta si propone di opacizzare la pelle e uniformarne il colorito, donando un finish effetto glowy capace di rendere l’incarnato più radioso e compatto, soprattutto sulla zona T del volto.

Inoltre, assicura una rapida asciugatura del fondotinta, che in genere richiede tempi di posa abbastanza lunghi, senza modificarne la tonalità. Rispetto al passato, inoltre, questi prodotti non sono comedogeni, per cui non occludono i pori e consentono alla pelle di respirare, eliminando l’effetto lucido che si viene a creare dopo l’applicazione dei prodotti a base oleosa.

 

Gli strumenti giusti

Per quanto riguarda l’applicazione, ci sono molte tecniche che permettono di raggiungere i risultati sperati, per cui chi è alle prime armi dovrà sperimentarne più di una per capire qual è quella più adatta alle proprie esigenze e alla propria tipologia di pelle.

A prescindere dal metodo scelto, però, ricordate che è assolutamente fondamentale utilizzare gli strumenti giusti, altrimenti si potrebbero commettere degli errori che rischiano di compromettere la buona riuscita del trucco.

Con il classico pennello kabuki, caratterizzato da una superficie ampia e setole fitte, si potrà modulare la coprenza del prodotto e stenderlo uniformemente su tutto il viso; mentre la spugnetta è da preferire qualora si voglia realizzare un contouring più marcato ed elaborato, dato che permette di raggiungere anche le zone più nascoste del volto e di sfumare il colore alla perfezione senza creare quell’odioso effetto “mascherone”.

Infine, per ottenere un finish assolutamente naturale e un fissaggio più efficace si può inumidire la beauty blender con acqua prima di procedere con l’applicazione. In questo modo, si potrà risolvere il problema dell’effetto “gesso” sul viso, apportando una leggera umidità alla cipria che così non risulterà troppo polverosa.

Come si applica

A dispetto di quanto si pensi, applicare la cipria in modo corretto è molto semplice, purché si presti attenzione al quantitativo da impiegare. Dopo aver intinto il pennello o la spugnetta nel barattolo contenente la polvere, picchiettate delicatamente sui bordi del contenitore per rimuovere gli eccessi di prodotto e distribuirlo uniformemente sulle setole.

Fatto questo, applicate la cipria sul viso accompagnando la stesura con piccoli movimenti circolari: si parte dalla zona centrale del viso, che corrisponde a guance, naso e zigomi, e si termina con fronte e mento, senza tralasciare ovviamente il decollette.

Una volta terminato il lavoro, il risultato dovrebbe essere omogeneo e il colore ben sfumato, in caso contrario potete utilizzare un pennello pulito per uniformare la cipria, prestando attenzione però a non portarvi via anche il fondotinta applicato in precedenza.

Un piccolo consiglio: se non siete sicure dell’effetto ottenuto e temete che gli eccessi di polvere vadano a creare uno sgradevole effetto “cakey”, scattate un selfie con il flash; se in foto si notano delle chiazze bianche ed eccessivamente lucide, allora dovrete rimuoverle con una spugnetta leggermente inumidita.

 

 

Ultimo aggiornamento: 26.04.24

 

Come mettere il rossetto?

Mettere il rossetto alla perfezione e senza sbavature non è poi così scontato, specie se rosso o colorato.

Per ottenere un risultato impeccabile e dalla lunga tenuta bisogna adottare alcuni piccoli accorgimenti, ma state tranquille perché è più facile a farsi che a dirsi!

Innanzitutto, le labbra andrebbero idratate applicando un leggero strato di balsamo specifico, meglio se a base di cera perché quelli oleosi potrebbero lasciare dei residui.

Una volta terminato questo passaggio, utilizzate una matita per delineare il contorno labbra, così da favorire la stesura del lipstick ed evitare sbavature e imprecisioni.

A questo punto potete procedere con l’applicazione del rossetto partendo dal centro fino a raggiungere gli angoli della bocca, per poi perfezionare i margini con l’aiuto di un pennellino.

 

Come togliere le macchie di rossetto?

Le macchie di rossetto possono risultare molto difficili da rimuovere dai tessuti.

Innanzitutto, è bene agire tempestivamente per impedire che la macchia si secchi, ma non prima di aver letto le istruzioni di lavaggio riportate sull’etichetta del capo, in modo da non rischiare di rovinarlo.

In genere, è possibile rimuovere i segni di rossetto con un semplice prelavaggio a mano utilizzando acqua e un po’ di sapone da bucato o detersivo per piatti, anche senza ricorrere al lavaggio in lavatrice.

Un altro espediente molto efficace è quello di pretrattare la zona con del bicarbonato, tamponando la macchia con un panno umido, e lasciare l’indumento in ammollo in acqua tiepida prima di lavarlo in lavatrice o a mano.

 

Come far durare il rossetto?

Esistono vari trucchi per fissare il rossetto sulle labbra e farlo durare tutto il giorno.

Uno dei più efficaci consiste nell’utilizzo di un primer specifico che crea una pellicola protettiva per impedire al colore di seccarsi e di penetrare nelle pieghe della bocca, oltre a rendere la finitura del rossetto più uniforme.

In alternativa, si può adoperare un velo di fondotinta o una matita per labbra, a patto di applicarla su tutta l’area partendo dal centro fino agli angoli. In questo modo, la tenuta del colore verrà intensificata e si creerà un effetto no-transfer di lunga durata.

A chi sta bene il rossetto rosso?

Il rossetto rosso è un classico intramontabile utilizzato da molte donne per apparire sensuali. Tuttavia, va scelto con cura e attenzione, perché sbagliare la tonalità potrebbe creare un effetto contrario a quello che si vuole realizzare.

Per scegliere la nuance giusta bisogna considerare il sottotono della propria pelle.

Se il vostro viso presenta un colore chiaro o diafano allora dovrete optare per un rosso freddo, mentre le donne con un incarnato più olivastro o scuro andranno sul sicuro con le tonalità calde.

Chi, invece, ha una viso con un basso contrasto cromatico, ossia caratterizzato da pelle alabastra, capelli biondi e occhi azzurri, dovrebbe puntare su cromie più leggere e delicate, come il rosa o il malva.

 

Come capire se un rossetto è scaduto?

Sono in tante a chiedersi se il rossetto scade, e la risposta è assolutamente si! Tutti i prodotti per il make-up hanno una scadenza e non vanno, pertanto, utilizzati oltre la data indicata sulla confezione.

Tuttavia, considerato che non tutti i cosmetici riportano la data di scadenza, il primo elemento per stabilire se un rossetto è scaduto o irrancidito è l’odore, che sarà sicuramente più forte e acido se gli oli contenuti al suo interno sono andati a male.

È importante anche controllare se il colore del rossetto è cambiato e se sono presenti dei residui oleosi sullo stick che attestano, appunto, che il prodotto quasi sicuramente ha superato la data di scadenza.

 

A chi sta bene il rossetto marrone?

Il rossetto marrone è indicato sia per chi ha una carnagione chiara, soprattutto si vuole realizzare un contrasto più glamour, sia per le donne con pelle medio-scura.

Come ogni altro cosmetico per il make-up di colore scuro, è consigliato a chi ha le labbra voluminose, mentre è da evitare quando sono sottili e poco spesse.

 

Ultimo aggiornamento: 26.04.24

 

Il rossetto è un cosmetico molto apprezzato dalle donne, perché capace di donare volume e colore alle labbra, esaltandone la forma.

Può essere indossato da chiunque e a qualsiasi età, a patto di scegliere il colore che più si addice al proprio incarnato.

Nelle righe che seguono vi sveleremo le caratteristiche fondamentali che un buon rossetto deve assolutamente possedere per adattarsi alle proprie esigenze cosmetiche.

 

Il colore giusto

Scegliere il rossetto è un passo fondamentale per realizzare un make-up perfetto, ma bisogna innanzitutto scoprire qual è il colore giusto.

Per individuare la tonalità adatta al vostro viso il nostro primo consiglio è quello di cominciare a testare i colori che pensate possano esaltare i vostri lineamenti.

A partire dalla classico nude che conferisce alle labbra una finitura naturale e poco vistosa, fino a osare con i colori più accesi, come il rosso o l’arancio.

A metterci lo zampino è anche il tipo di make-up che si è soliti applicare sul viso: se il colore del rossetto stona troppo con il resto del trucco si rischia di realizzare un effetto “clown”.

Potrebbe far risaltare tutti i piccoli difetti del volto, pertanto armatevi di fondotinta e correttore per preparare una base su cui testare il vostro nuovo stick per le labbra!

Se non avete la più pallida idea di quale colore prediligere, iniziate a provare qualche tonalità neutra, per poi passare a quelle più vibranti se ritenete che le chiare non mettano in risalto la vostra bellezza.

 

Alcuni trucchi per mettere il rossetto

Mettere il rossetto nel modo giusto, soprattutto se rosso o colorato, richiede attenzione e precisione, ma adottando qualche piccolo accorgimento lo si potrà applicare correttamente e senza antiestetiche sbavature.

Per stenderlo con maggiore facilità e ottenere un risultato impeccabile, bisogna innanzitutto preparare le labbra con un prodotto idratante, un passaggio indispensabile ma che spesso viene sottovalutato.

Si può utilizzare un comune burrocacao o un balsamo labbra a base di cera, evitando quelli troppo oleosi che potrebbero causare irritazioni o lasciare tracce di unto.

Un altro metodo per rendere le labbra vellutate e garantire una lunga tenuta al colore è fare periodicamente uno scrub per eliminare le cellule morte e consentire ai tessuti epiteliali di rigenerarsi.

Una valida alternativa per stendere il rossetto in modo uniforme e senza imperfezioni è l’applicazione di un velo di fondotinta o di una matita per il contorno labbra. Così facendo si otterrà un effetto impeccabile e dalla lunga durata!

Stick o gloss?

I rossetti non sono tutti uguali, ma cambiano in base alla finitura e alla formulazione, due caratteristiche che incidono direttamente sul risultato finale.

I più gettonati sono gli stick, caratterizzati da una texture compatta e cremosa che li rende più scorrevoli sulle labbra e piuttosto facili da stendere.

Si fanno apprezzare soprattutto per la loro elevata coprenza capace di nascondere eventuali imperfezioni e discromie, oltre a rendere il colore più intenso e duraturo.

I gloss, invece, concedono un effetto più lucido e sono generalmente disponibili in tonalità molto tenui che fanno risaltare il colorito naturale delle labbra.

Un’altra grande differenza tra questi due tipi di rossetti riguarda la finitura, vale a dire l’effetto che lasciano sulla bocca:

gli stick creano un effetto opaco e completamente privo di riflessi, per cui il colore risulta più intenso, mentre con i gloss si avranno labbra lucide e scintillanti, ottenendo così un risultato più naturale di quello che si realizza generalmente con i comuni rossetti cremosi.

 

 

 

 

Ultimo aggiornamento: 26.04.24

 

Come applicare il correttore?

Il correttore è un cosmetico immancabile in un “arsenale” di trucchi che si rispetti, ma è chiaro che per ottenere i risultati sperati bisogna applicarlo in modo corretto.

Per prima cosa, è fondamentale usare un pennellino apposito, sicuramente più igienico delle dita, ma se avete una buona dimestichezza con il make-up potete anche procedere con i polpastrelli. 

Le modalità di applicazione variano a seconda della zona da trattare.

Per correggere le occhiaie e le zampe di gallina dovete iniziare dall’angolo interno dell’occhio e proseguire fino a quello opposto, per poi sfumare il tutto in modo uniforme per non creare un distacco troppo evidente tra la carnagione e il colore del correttore. 

Per coprire i brufoli e le macchie cutanee basta invece tamponare il prodotto direttamente sulla superficie di ogni inestetismo e sfumarlo delicatamente verso l’esterno fino a ottenere l’effetto desiderato.

Una volta terminato il lavoro, potete fissare il correttore con un velo di cipria e procedere con il resto del maquillage.

 

A cosa serve il correttore verde?

Le differenti colorazioni che caratterizzano i correttori disponibili nel settore cosmetico fanno sì che a ogni prodotto corrisponda una funzione diversa, come diversi sono gli inestetismi su cui si deve intervenire.

Quando abbiamo tra le mani un correttore di colore verde, vuol dire che il nostro obiettivo è quello di coprire tutti quei difetti cutanei dai toni rossastri, come couperose, brufoli e acne.

 

A cosa serve il correttore viola?

Il correttore viola è, invece, il miglior alleato quando si tratta di illuminare quelle zone del volto che appaiono opache e stanche, sebbene la sua coprenza media lo renda poco adatto per celare le occhiaie molto pronunciate ed evidenti.

A cosa serve il correttore giallo?

Il correttore da preferire per nascondere gli inestetismi dalle tipiche tonalità violacee è il giallo, che si rivelerà ideale anche per coprire piccoli lividi e le occhiaie di colore bluastro.

 

Come coprire i brufoli senza correttore?

Buone notizie per tutte quelle donne che vogliono nascondere i brufoli e i segni dell’acne senza usare il correttore, visto che esistono diversi escamotage che consentono di raggiungere gli stessi risultati senza sforzo. 

Il primo è quello di utilizzare un primer opacizzante che prepari il viso alla stesura degli altri belletti; in alternativa, si può applicare sulle zone di interesse della cipria coprente o un eyeliner marrone.

Entrambi perfetti per celare il rossore ma abbastanza leggeri per consentire ai pori di respirare.

 

 

 

Ultimo aggiornamento: 26.04.24

 

Come per magia nasconde imperfezioni, brufoli e discromie cutanee: parliamo del correttore, un cosmetico assolutamente indispensabile per realizzare un make-up perfetto, sia che si voglia sfoggiare un look più glamour sia un effetto “acqua e sapone”.

Bisogna, però, saperlo utilizzare al meglio per ottenere i risultati sperati e in questa sezione della nostra guida vi spiegheremo come si applica in modo corretto.

 

Scegliere la formula giusta

Il settore cosmetico offre diverse tipologie di correttori tra cui scegliere, in stick, crema o polvere, per non parlare poi delle colorazioni, che sono praticamente infinite.

Questo significa che se il cosmetico acquistato non è della giusta consistenza o tonalità, il risultato finale potrebbe peggiorare ulteriormente la situazione.

I prodotti migliori per chi ha una pelle molto secca o soggetta a desquamazione sono quelli dalla texture più liquida, ideali per trattare le zone del viso segnate da rughe e pellicine.

I correttori più compatti, invece, sono perfetti per coprire i brufoli e le imperfezioni più evidenti, ma non sono adatti per correggere le occhiaie, poiché la loro formula densa e pastosa rischia di appesantire lo sguardo e mettere in evidenza le piccole pieghe del contorno occhi.

Infine, ci sono i cosmetici in polvere che sono pensati principalmente per chi ha la pelle mista o grassa, dal momento che i minerali contenuti sono in grado di assorbire il sebo in eccesso e minimizzare la comparsa di brufoli, acne e comedoni senza appesantire troppo la cute.

 

Come applicare il correttore

Prima di applicare il correttore è buona norma preparare adeguatamente la pelle lavando il viso con un detergente delicato e rimuovendo eventuali impurità con del latte detergente o dell’acqua micellare.

Visto che il correttore è il primo cosmetico da applicare per truccarsi, dopo la pulizia del viso si potrà subito procedere con la sua stesura.

Bisogna partire innanzitutto dal contorno occhi.

Dopo aver prelevato una piccola quantità di prodotto con le dita o l’applicatore in dotazione, iniziate dall’angolo interno fino raggiungere la parte più esterna della rima ciliare, facendo attenzione a sfumare uniformemente il colore su tutta la zona.

Se bisogna coprire brufoli e macchie cutanee, basterà tamponare un po’ di correttore sulla superficie dell’imperfezione e stratificarlo man mano con la punta delle dita.

Infine, sulle zone più estese – per esempio se si soffre di rosacea – vi consigliamo di applicare uno strato sottilissimo di prodotto.

Poi sfumarlo con la massima precisione in modo da impedire che si ossidi col passare delle ore creando un distacco cromatico troppo evidente rispetto al colorito della pelle.

 

 

Il fissaggio

Dopo aver coperto con cura ogni imperfezione ed eventuali occhiaie, si può procedere con il fissaggio del correttore, un passaggio spesso trascurato ma assolutamente indispensabile per ottenere un make-up impeccabile e duraturo.

In realtà, se avete utilizzato un cosmetico in polvere potete anche saltare questa fase, in caso contrario sarà sufficiente applicare un velo di cipria o uno spray fissante specifico per completare la base. 

A ogni modo, cercate sempre di evitare gli eccessi di prodotto, altrimenti rischierete di creare quell’odioso effetto “maschera” che renderà il vostro trucco artificiale e irregolare.

Iniziate ad applicare un sottile velo di correttore sulla zona di interesse e aggiungete altro prodotto all’occorrenza fino a raggiungere l’effetto coprente desiderato.

 

 

 

Ultimo aggiornamento: 26.04.24

 

Siamo giunti a quella che forse è la sezione più attesa di tutta la nostra guida. Dopo i vari consigli d’acquisto, link su dove acquistare e la presentazione di prodotti e caratteristiche varie, adesso è il momento di capire come mettere l’eyeliner. Seguite le istruzioni presenti qui sotto e vedrete che non sarà poi così difficile.

 

Preparazione

Innanzitutto la palpebra deve essere già truccata. Se infatti state pensando ad un make up intenso come uno smooky eyes, è vero che l’eyeliner andrà sfumato con gli ombretti, ma è anche vero che senza una buona base, il tratto andrebbe a scomparire dopo la prima applicazione di polveri o altri pigmenti. Se non riuscite a fare durare il tratto quanto volete, sfruttate questa fase preparativa anche a questo scopo.

Per aiutarvi a mantenere il colore intatto infatti, potete munirvi di un buon primer e, per uniformare l’incarnato, di un buon correttore. Procedete poi con gli ombretti di base e solo adesso continuate con l’applicazione dell’eyeliner.

 

Applicazione

Iniziamo spiegando come mettere l’eyeliner a penna; come abbiamo detto si tratta della tipologia di applicatore più semplice perché basterà impugnarlo come un normale pennarello e regolare l’intensità del colore e lo spessore in base alla pressione. Seguite la rima ciliare meglio che potete e allungate il tratto in base ai vostri gusti..

Uno dei dubbi più comuni è infatti quello di non sapere come mettere l’eyeliner sottile; quanto più tenete l’attaccatura delle ciglia come riferimento, quanto più naturale sarà il look creato e, in questo caso, non dovrete esercitare troppa pressione.

Lo stesso vale qualora vogliate capire come mettere l’eyeliner liquido, una tipologia un po’ più difficile perché tende a essere molto sensibile anche ai più piccoli tremori della mano, causando spiacevoli imprecisioni e sbavature. L’eyeliner liquido si adatta meglio a pennellini sottili e per questo è più adatto a mani esperte e ferme; se siete alle prime armi è preferibile optare per consistenze più solide e applicatori più spessi come quello in feltro o a penna.

Trucchi e consigli

Ciò che spesso risulta difficile è creare un tratto del giusto spessore e soprattutto che sia uguale su entrambi gli occhi, per questo abbiamo alcuni consigli.

Provate, prima di iniziare, a disegnare con l’applicatore scelto dei punti equidistanti l’uno dall’altro; iniziate dal centro dell’occhio e procedete a distanza di pochi millimetri verso l’esterno. In questo modo avrete un’idea più chiara del tratto che verrà fuori e sarà più facile correggere eventuali errori.

Se invece il vostro problema è la punta esterna, ossia siete in grado di fare linee precise fino alla fine della palpebra, ma avete difficoltà a orientare la punta verso la stessa angolazione, potete utilizzare del banale nastro adesivo. Un piccolo pezzo attaccato alla fine dell’occhio può aiutarvi perché vi basterà seguire la sua inclinazione, senza dovervi preoccupare di sbavature inferiori che verranno portate via una volta staccato.

Ovviamente dovete fare attenzione nell’attaccare i due pezzi in maniera quanto più simile possibile, ma, come nel caso dei puntini, potrete staccare e riattaccare ogni volta che volete, fino a che non siete sicuri di aver trovato l’inclinazione giusta.

 

 

 

Ultimo aggiornamento: 26.04.24

 

Come faccio a scegliere l’eyeliner del colore giusto?

Certamente è una questione di gusti, ma ci sono alcuni fattori che potrebbero aiutarvi nella scelta di un colore piuttosto che un altro.

Le tinte accese come il verde o il rosa si adattano a look giovani e freschi, meglio di giorno che di sera e perché no, anche sui primi trucchi delle teen.

Ovviamente il nero è un evergreen, quello scuro e brillante che lascia come un effetto bagnato sarà più intenso di un grigio scuro un po’ più opaco e per questo meno appariscente.

Non disdegnate infine quello marrone: accentuerà il vostro sguardo in modo naturale sia che abbiate gli occhi chiari sia che vogliate illuminare quelli scuri o sul nocciola.

 

Come faccio a sapere quale tratto di eyeliner si adatta meglio al mio occhio?

Se volete semplicemente accentuare la rima ciliare seguendola passo passo, potrete farlo qualunque sia la forma del vostro occhio. Questa non ne evidenzierà eventuali difetti e non darà un effetto eccessivo, semplicemente intensificherà il trucco già fatto e renderà lo sguardo più ampio, sia con una linea sottile che con una più spessa.

Se invece optate per uno sguardo più intenso e una linea più allungata potete iniziare il tratto da metà palpebra invece che dal condotto lacrimale; questa deve essere sottile o comunque di medio spessore e può tendere ad allungarsi per accentuare ulteriormente un look già intenso. Ideale per chi ha gli occhi piccoli, per aprire lo sguardo, tondi, con la necessità di allungare, o all’ingiù, per creare una effetto ottico capace di camuffare questo difetto.

Infine, se siete amanti del vintage e in particolare degli anni ’50 e ’60, sicuramente cercate un modo per ricordare questi anni e questo stile inconfondibile. Ebbene, vi basterà eseguire una linea di medio spessore che parte dal centro e segue la rima ciliare fino alla fine dell’occhio, per poi sollevarsi in una lunga “virgola” e creare questo stile super retrò. Questo è perfetto per chi ha gli occhi a mandorla e chi li ha naturalmente all’insù.

Come faccio a togliere l’eyeliner waterproof?

Come abbiamo detto l’eyeliner waterproof può essere di grande aiuto in moltissime occasioni, ma può risultare un po’ ostico da rimuovere. Provate iniziando con del semplice cotone imbevuto di struccante; scegliete quello che preferite tra acqua micellare, latte detergente o bifasico, tenendo presente che quest’ultimo potrebbe essere il migliore. Il problema principale sorge quando strofinare non basta e anche se dovesse rimuovere tutto il trucco residuo, è importante che la zona oculare non arrossisca troppo in quanto è tra le più delicate del viso e potrebbe, alla lunga, risentirne.

Per evitare questo inconveniente quindi, provate a lasciare il batuffolo imbevuto sopra agli occhi per qualche minuto; l’azione dei tensioattivi può in questo modo agire in maniera delicata sciogliendo il tratto di eyeliner in modo del tutto sicuro.

 

Come faccio a scegliere il giusto applicatore?

Tra i vari applicatori presenti in commercio, pennellino, penna, feltro e gli altri che abbiamo già visto dovete valutare sia che spessore volete, sia quale è la vostra praticità.

Il pennellino è adatto a tratti sottili e a mani un po’ più esperte perché può essere difficoltoso dosare la giusta quantità di colore e regolare il suo andamento.

La penna e il feltro lasciano linee decisamente più spesse, ma sono più facili da utilizzare perché il tratto rimane ben definito e l’impugnatura è simile a quella di un normale pennarello.