Ultimo aggiornamento: 25.04.24

 

Le palpebre cadenti sono un fenomeno che non crea solo problemi estetici, ma anche funzionali: come fare per risolvere questo problema?

 

Il fenomeno della ptosi palpebrale è un indice non solo di invecchiamento ma anche un evento che può causare problemi non da poco, come problemi alla vista. Se avete le palpebre superiori gonfie e cadenti, ciò può essere dovuto alla perdita della tonicità muscolare di questa parte del viso. 

Visto che la causa può essere proprio questa, ci sono diverse soluzioni che potrete tentare per correre ai ripari: alcuni rimedi naturali per palpebra gonfia sono la ginnastica facciale, in unione ad alcune sostanze che possono risolvere efficacemente il problema. 

Ma ci sono anche casi in cui si ha un occhio più chiuso dell’altro a causa di problemi come il calazio o l’orzaiolo o ancora per altri tipi di infezioni che interessano questa parte del corpo. Se è questo il vostro caso, dovrete sempre consultare il medico, l’unico in grado di consigliarvi i giusti prodotti per alzare le palpebre con un risultato senza controindicazioni.

Palpebre cadenti rimedi

Se state cercando dei rimedi per le palpebre cadenti, il primo da mettere in pratica, come vi accennavamo, è quello di esercitare le fasce muscolari attorno agli occhi: a questo si possono accompagnare soluzioni naturali, di non difficile reperimento.

Sciacquare il viso, per esempio, con abbondante acqua fredda può aiutare a mantenerla molto elastica e a rendere tonici i muscoli, che ricevono così una sferzata di vitalità. In questo modo si consente di contrastare il fenomeno delle palpebre cadenti.

Un ortaggio molto usato per la zona perioculare è il cetriolo, ricco di vitamine in grado di contrastare i radicali liberi e con notevoli proprietà antinfiammatorie. Potrete usarli sia come maschera per il viso, tagliandone delle fette e ponendole sotto gli occhi, ma anche integrarli nell’alimentazione.

Tra i rimedi per palpebra cadente c’è anche il tè verde, una sostanza ricca di antiossidanti e polifenoli, dalle conosciute proprietà antinfiammatorie. Potrete quindi tanto berlo, beneficiando delle sostanze contenute al suo interno, quanto fare degli impacchi sotto gli occhi, per rinforzare la zona oculare e perioculare.

Non sono da trascurare neppure gli impacchi alla camomilla, ottimi se la palpebra cadente è anche arrossata e infiammata, visto che ha un grande potere lenitivo. Basterà far raffreddare l’infuso e poi imbere dell’ovatta, lasciandola a mò di impacco sugli occhi per una buona mezz’ora. 

Infine, se non avete altro a disposizione, potrete usare anche i cubetti di ghiaccio nella zona del contorno occhi, per renderla più tonica e anche contro il fenomeno delle palpebre cadenti, visto che il freddo ha un grande potere decongestionante.

Alcuni esercizi di ginnastica facciale

Utile per diversi scopi, non solo contro le palpebre cadenti, la ginnastica facciale è utilizzata spesso contro le rughe, in quanto crea un effetto lifting in grado di risolvere problemi dovuti al passare del tempo. Si tratta di un rimedio anti età che non costa nulla e che richiede solo un po di tempo per dedicarsi a noi stessi.

 

Quali sono quelli più indicati per combattere l’età anagrafica? Provate questi:

Corrugate la fronte e aggrottate le sopracciglia

Contate fino a dieci

Rilasciate i muscoli del viso

Alzate le sopracciglia e aprite gli occhi

Spalancate gli occhi

Questo ciclo è da ripetere per almeno dieci volte per ottenere dei risultati nel tempo. La ginnastica facciale è in grado infatti di tonificare i muscoli e quindi di contrastare vari problemi, per cui se allenerete il muscolo frontale e la zona perioculare potrete allontanare efficacemente il pericolo di palpebre cadenti.

Quale ginnastica per il contorno occhi?

Sembra la cosa più semplice, eppure sbattere le palpebre è importante se si sta parecchio tempo davanti al PC o se si legge per diverse ore di seguito. In questi casi è opportuno quindi sbattere di continuo le palpebre per almeno 20 secondi, in modo da mettere in moto quella zona. 

Successivamente è opportuno tenere gli occhi chiuso per altri 20 secondi e poi spalancati per ancora 20 ulteriori secondi. 

 

Ginnastica per stimolare il muscolo frontale

In rete potrete trovare diversi tutorial per esercitare proprio il muscolo frontale, cioè quello che consente di sollevare e abbassare le sopracciglia. Se questo elemento non ha la giusta tonicità, comporta un abbassamento dell’elasticità e quindi le sopracciglia si appesantiscono, con la conseguente caduta delle palpebre.

Usando le dita si eseguono movimenti per creare un contrappeso e quindi spingere il muscolo a fare maggiore forza per contrarsi, spingendo verso l’alto. Allo stesso modo potrete trovare dei tutorial per contrastare anche la formazione delle borse e delle occhiaie, sempre esercitando i muscoli perioculari.

Si può correggere il fenomeno con il trucco?

Anche se avete la più bella e variegata palette ombretti non potrete risolvere in questo modo, cioè con il trucco, il problema delle palpebre cadenti. Tutto il contrario: anche con i toni chiari, purtroppo il fenomeno non sarà altro che sottolineato.

Non resta quindi che mettere in pratica i nostri consigli, soprattutto per prevenire il fenomeno, visto che dopo non sarà molto facile eliminare il problema, se non ricorrendo alla chirurgia. Come per tutto, anche in questo caso è importante prevenire, per cui, se avete paura di finire sotto i ferri e non volete perdere il vostro appeal neppure quando l’età avanza, seguite i nostri consigli di prevenzione e non ve ne pentirete!

 

 

Ultimo aggiornamento: 25.04.24

 

Non siete molto esperte di makeup ma volete mettere bene l’ombretto sugli occhi? Ecco qui qualche trucco per sfumarlo bene con i pennelli giusti

 

Avete acquistato una palette ombretti o ve ne hanno regalato una all’ultimo grido, ma siete in grande difficoltà perché non siete molto esperte nel truccare gli occhi? Cercare un tutorial sul web è una buona idea ma, nel marasma dei video, forse potranno esservi utili alcuni suggerimenti riguardo anche i pennelli e su come usare bene le dita per sfumare.

 

Come applicare l’ombretto: quale tipologia scegliere?

Prima di comprendere come mettere l’ombretto è necessario capire quale tipologia scegliere, tra tutte quelle presenti in commercio. Non parliamo dei colori, che sono vari e la cui scelta dipende dal tono della pelle e dal colore degli occhi, ma della sua consistenza.

In base a questo criterio avremo:

Ombretto occhi in polvere compatto: questa tipologia è la preferita dalle neofite, perché più semplice da stendere non solo con i pennelli ma anche con le dita. Ideali anche per le pelli grasse o miste, hanno una lunga durata anche durante l’estate.

Ombretto in polvere libera: non molto semplice da dosare sulle palpebre, richiede un primer che ne aiuti la tenuta ma, in base al colore scelto, il suo effetto è molto scenografico. 

Versione in crema: Facile da stendere anche con le dita, ha un costo molto accessibile, anche se il suo uso è da sconsigliare a chi ha la pelle molto grassa. Anche questo richiede un primer, per evitare che vada a inserirsi nelle pieghe della palpebra.

Versione in stick: Anche se è molto simile al precedente, è molto più facile da stendere e può essere tenuto in borsa, per ritoccare il makeup anche quando si è fuori casa. 

Oltre a dirvi cosa serve per un trucco perfetto, vi ricordiamo che è sempre necessario acquistare ombretti di alta qualità, quindi realizzati con materie prime sicure e certificate, senza nichel o petrolati. La conseguenza non è solo quella di avere sfoghi o allergie, ma di nutrire la pelle con sostanze altamente dannose. 

L’importanza della scelta dei pennelli

Se vi state chiedendo come si mette l’ombretto, uno degli strumenti che non può mancare è il pennello, anzi, un set di pennelli. Questo deve avere prevalentemente setole sintetiche, più durevoli e facili da pulire, che sono indicate per stendere al meglio ogni tipo di ombretto.

Per fare il trucco occhi sfumato o il chiaroscuro makeup è necessario scegliere quelli giusti, quindi scegliere la forma più adeguata per l’operazione che dobbiamo compiere. 

Il pennello a lingua di gatto è da prediligere se ha le setole rigide e piatte, perché in questo modo potrete stendere l’ombretto su tutta la palpebra in maniera molto più semplice.

Il pennello con punta morbida e sottile è invece pensato per l’attaccatura delle ciglia o anche gli angoli.

Il pennello con setole a cupola è indicato per sfumare e per mettere l’ombretto su tutta l’arcata sopraccigliare.

 

Come truccare gli occhi passo dopo passo

Partiamo dal vedere come mettere l’ombretto nero sfumato ovvero lo smokey eyes, che si può usare sempre per dare profondità allo sguardo. Prendete il pennello con setole a cupola e stendetelo tra l’incavo dell’occhio e l’arcata sopraccigliare, sfumando verso l’esterno.
Se volete dare luce allo sguardo, basterà usare un ombretto chiaro e perlescente, da porre nell’angolo dell’occhio o tra occhio e sopracciglia. 

 

Come si mette l’ombretto con le dita

Se non si pretendono effetti super stilosi, è possibile farlo con nuance sui toni chiari, come l’oro o il bronzo. In questo caso si dovrà sfumare dall’interno verso l’esterno.

In base alla forma degli occhi

Un altro criterio importante, per capire come mettere bene l’ombretto, è attenersi alla forma degli occhi. In base a questo sarà infatti possibile minimizzare i difetti e metterli in risalto.

Se avete gli occhi piccoli, dovrete optare per un ombretto chiaro, da stendere sulla palpebra superiore e uno scuro lungo la piega, sempre superiore, da sfumare.

Se avete gli occhi grandi dovrete usare ombretti chiari e uno scuro da mettere lungo l’attaccatura delle ciglia, andando a sfumare verso l’esterno. 

Se avete occhi tondi o sporgenti, con borse sporgenti, preferite un ombretto scuro sulla palpebra superiore, che andrete a sfumare all’esterno. 

Chi ha i cosiddetti “occhi incappucciati”, dovrà invece mettere un ombretto chiaro sulla palpebra superiore.

Se avete gli occhi vicini, l’ombretto chiaro dovrà essere steso fino a metà della palpebra superiore.

Se infine avete gli occhi abbastanza distanti, dovrete insistere sull’angolo interno e non dovrete sfumare verso l’esterno. 

 

In base al colore degli occhi

Un altro criterio è certamente il colore dell’iride: in base a questo dovrete scegliere il colore giusto per esaltare lo sguardo.

Se avete gli occhi castani sarà molto più facile truccarli, in quanto molti colori vanno bene con questa tonalità.

Gi occhi verdi prediligono ombretti azzurri, verdi o viola, ma anche toni bronzo o tendenti all’oro.

Gli occhi azzurri richiedono toni sul rosso o l’arancio per essere messi in risalto. 

Non dimenticare il primer

Anche se è più consigliabile per le versioni in crema, che tendono ad accumularsi nelle pieghe palpebrali, il primer è sempre e comunque un ottimo strumento per aumentare la tenuta dell’ombretto. 

Ne basterà un velo e sarà necessario scegliere quello ideale per la propria pelle, visto che ne esistono di specifici, come quelli per pelle secca o grassa, anti età e così via. 

 

Il tocco finale

Per definire gli occhi non basta solo l’ombretto, ma c’è bisogno anche di matita e mascara, gli unici in grado di intensificare ancora di più lo sguardo. Il tono da scegliere sarà quello simile all’ombretto oppure optare per quelli sul marrone o sul nero.

Anche il mascara può essere scelto non solo di colore nero, ma anche blu, viola, marrone o verde: anche in questo caso, però, l’ombretto dovrà essere più o meno della stessa tonalità. 

 

 

Ultimo aggiornamento: 25.04.24

 

Avete il naso a patata e cercate un rimedio, anche non invasivo, per nascondere questo difetto? Vediamo insieme come agire per minimizzarlo

 

Il naso a patata è caratterizzato da una punta tonda e abbastanza larga, oltre ad avere ali nasali molto voluminose. Anche se ognuno è bello per come è, potreste vivere questo elemento come un problema: in questo caso possiamo proporvi un po’ di soluzioni che fanno al caso vostro. 

Ma prima vediamo insieme come si compone un naso normale.

 

Le caratteristiche del naso

Quando parliamo di naso, parliamo di quella prominenza che si trova al centro della faccia e che divide gli occhi e le guance. Grazie a questa parte del corpo abbiamo il senso dell’olfatto e, soprattutto, respiriamo. 

 

Ma come si compone?

La radice nasale è la parte superiore ed è quella che fa un tratto continuo con la fronte.

Il ponte nasale si trova appena sotto la radice ed è la porzione compresa tra i due occhi.

Il dorso o cresta è ciò che costituisce proprio la prominenza del naso.

La punta o apice è la parte inferiore del naso esterno ed è quella che ha le due narici.

Le ali sono le parti che circondano le narici.

Quando parliamo del naso patata intendiamo un naso largo sulla punta, con ali nasali molto voluminose. Di conseguenza, le narici appaiono molto grandi e possono risultare antiestetiche.

Esistono anche diverse tipologie di questo elemento, come quello classico, ma con in più una bella gobba sul dorso e il naso a punta con ali nasali non larghe ma strette. 

 

Rifarsi il naso a patata

Se non avete timori e volete risolvere una volta per tutte il dilemma, non potrete che ricorrere alla rinoplastica per il naso a patata, ovvero un’operazione chirurgica che rimodella il naso e quindi elimina i difetti per come vengono percepiti. 

In questo caso specifico, verranno toccate la punta e la cartilagine che costituisce le ali nasali, quindi si otterrà un naso più piccolo e armonioso, che resterà così per sempre.

Rimpicciolire il naso senza chirurgia

Se volete ridurre la punta del naso senza chirurgia potrete invece optare per alcuni trucchi che vi aiuteranno a minimizzare il problema senza bisturi ma con l’uso sapiente di un pennello per trucco.

Partiamo da un consiglio che può sicuramente fare al caso vostro: per nascondere un naso a patata molto importante è opportuno puntare su un’altra parte del viso, quindi, per esempio, focalizziamoci sugli occhi.

In questo caso possiamo realizzare un valido smokey eyes, andando a scurire proprio la parte esterna dell’occhio e a illuminare gli angoli, così che l’attenzione di chi ci guarda vada tutta diretta proprio in questa zona del viso e non nella parte centrale.

Da abbinare o da fare da solo, c’è anche il nose contouring, ovvero il saper modificare sapientemente la forma del naso con giochi di luci e ombre e quindi usando un bel po’ di makeup.

Per ottenere un buon risultato, basterà prendere un pennello da blush, uno per le sfumature, un illuminante e un bronzer preferibilmente opaco. Una volta in possesso di tutti questi elementi, dovrete scurire le alette e le pareti laterali del naso, andando poi a illuminare la parte centrale, concentrandovi sulla punta e allungando così la forma del naso. 

Grazie a questo gioco ottico, apparirà meno largo e più lungo, quindi guadagnerà in armonia e potrete così ridurre questo problema, senza ricorrere alla chirurgia, certo una tecnica molto invasiva. 

Usare una molletta

Se siete appassionati di letteratura e, soprattutto, vi è capitato di vedere qualche trasposizione di Piccole Donne, ricorderete che Amy, una delle protagoniste, usa una molletta per cercare di modificare la forma del naso e averlo più bello.

Quello che sembra un assurdo rimedio della nonna è in realtà un metodo usato realmente: in commercio potrete infatti trovare una specie di tutore che stringe il naso e che, se usato per almeno 15 minuti al giorno, è in grado di tirare il tessuto cartilagineo di almeno 1 mm al mese.

Questo oggetto costa non poco, circa 50 euro, ma promette risultati invidiabili: se credete di non risolvere con un semplice contouring o state cercando una soluzione definitiva che non sia la strada della chirurgia, dare una chance a questo metodo è una buona idea. 

Provare con gli esercizi

Forse non lo sapete, ma non esiste il solo workout per il corpo: anche il viso ne può beneficiare, non solo per contrastare le rughe ma anche per ridurre le dimensioni del naso a patata. Come per gli esercizi per il corpo, anche in questo caso la parola d’ordine è costanza, altrimenti è anche inutile che vi avviciniate all’idea di provare.

Ecco qui un esempio di come potrete tentare di risolvere: usate gli indici per premere i lati del naso, poi iniziate a respirare con molta forza, pressando sul fondo i lati delle narici e riducendo poi la quantità di aria inglobata. 

Dovrete ripetere questo esercizio per almeno dieci volte e per quattro volte ogni giorno, se volete iniziare a vedere qualche risultato. In alternativa, provate questo: muovete il naso a destra e a sinistra, con l’accortezza di tenere fermo il resto del viso.

Ripetendolo per almeno 60 secondi, almeno due o tre volte al giorno, andrete a rinforzare i muscoli del naso e lo renderete più affilato, contrastando quindi il gonfiore in punta. Come vedete, ci sono diverse soluzioni che potete usare per ridurre il problema, con il trucco, gli esercizi e senza dover ricorrere per forza alla chirurgia.

Naturalmente, se avete il coraggio di affrontare l’operazione, vedrete risolvere una volta per tutte il problema e non dovrete perdere tempo ogni volta a modificare luci e ombre, per apparire con un naso meno pronunciato. A voi la scelta!

 

 

Ultimo aggiornamento: 25.04.24

 

Vediamo insieme cosa sono i punti neri, come si formano e come eliminarli in maniera efficace da parti come il naso o la schiena

 

I comedoni, nome medico per i punti neri, sono degli inestetismi che possono insorgere tanto in età puberale quanto in quella adulta: nessuno è salvo e per questo si deve ricorrere a una serie di soluzioni per eliminarli. 

Il motivo per il quale si formano è che specialmente le pelli acneiche o quelle miste non riescono a respirare bene, per cui il sebo si accumula e ostruisce i follicoli piliferi, creando così gli antiestetici punti neri viso

Questi si accumulano soprattutto nella cosiddetta zona T, ovvero sul mento, il naso e la fronte. Coprire tutto con la cipria non solo non risolverà il problema, se non momentaneamente, ma provocherà anche un peggioramento, in quanto non farà altro che far accumulare ancora più residui sulla pelle.

 

Come togliere i punti neri 

Se desiderate togliere punti neri profondi dal vostro viso, ecco qui qualche rimedio naturale al quale potete ricorrere. Prima di tutto è necessario seguire un’alimentazione sana, quindi ricca di vitamine, come la frutta e la verdura. Poi dovrete idratare per bene la pelle, meglio se usando l’aloe vera.

Dovrete usare inoltre un sapone all’argilla o all’olio di melaleuca, che purificano in fondo, e dilatare i pori per eliminare i punti neri.

 

Come eliminare i punti neri

Il punto nero non è da paragonare ai brufoli giganti, che spesso sono di origine ormonale, ma si tratta di un deposito di grasso accumulato all’interno dei pori. Anche se solitamente si è attratti dall’idea di togliere i punti neri naso con le unghie, questo può rendere più problematica la situazione, con la creazione di infezioni e cicatrici.

Ecco tutti i passi da seguire per liberarsene una volta per tutte senza rischi.

 

1. Aprire i pori

Il vero primo passo da fare è quello di fare una pulizia profonda della pelle una volta alla settimana. Per questo vi servirà del vapore, che potrà aprire per bene i pori. Potrete ricorrere a questo metodo casalingo e quindi mettere a bollire un po’ di acqua in un pentolino con una foglia di alloro, poi mettere il viso al di sopra, come quando si fanno i suffumigi.

Asciugate poi tamponando il volto con un asciugamano.

2. Purificare il viso

Ci sono vari metodi che potete usare a questo punto, visto che i pori sono aperti.

  • Potrete usare il succo di limone e quindi prendetene uno e spremetelo fino a ottenere la quantità desiderata. Prendete un batuffolo di cotone e imbevetelo nel succo, poi passatelo sulla zona T. 
  • Prendete, in alternativa, un pomodoro, tagliatelo a fette e poi poggiatele sul viso. Lasciate che agisca per circa 20 minuti e alla fine sciacquate con acqua calda e tamponate il viso con un asciugamano.
  • Prendete un albume, montatelo a neve e aggiungete qualche goccia di limone; create a questo punto una maschera che metterete sul viso. Lasciate che agisca per circa 15 minuti e poi risciacquate.
  • Usate il bicarbonato di sodio: mescolate due cucchiai con il succo di mezzo limone, create una pasta abbastanza densa e applicatela sulle zone da trattare. Dopo circa 20 minuti potrete risciacquare.
  • Usate lo yogurt se avete la pelle molto sensibile per fare una maschera: mescolatene due cucchiai con il succo di mezzo limone. Mettetela sul viso per 15 minuti e poi risciacquate con acqua calda. 

 

3. Fare uno scrub

Questo procedimento è essenziale per pulire a fondo il viso, ma attenzione a fare quello più adatto alla vostra epidermide. Un esempio di ricetta è quella con miele, limone e zucchero di canna: mescolateli e applicate tutto sul viso, con un massaggio leggero.

Risciacquate poi con acqua tiepida  e applicate una crema idratante dopo aver asciugato il viso. Le dosi saranno due cucchiai di zucchero di canna, due di miele e un cucchiaio di succo di limone.

4. Rimuovere i punti neri dal naso

Chi non ha punti neri sul naso alzi la mano! Questo sgradevole inestetismo è appannaggio di chi ha la pelle mista o grassa ed è una bella gatta da pelare. I rimedi per liberarsene sono vari ma seguono soprattutto questo procedimento:

  • Fare una maschera
  • Applicare un tonico ricco di acido salicilico
  • Eliminare i punti neri con un estrattore, che può essere meccanico o manuale.

Naturalmente l’azione meccanica è quella più efficace e anche quella più consigliata dai dermatologi.  

 

Qualche ricetta fai da te

Se volete eliminare i punti neri, non dovrete fare altro che preparare da soli anche qualche ricetta in casa. Per esempio, ecco quella della maschera all’argilla verde.

Serviranno:

  • 2 L di acqua naturale
  • 10 cucchiai di argilla verde
  • 30 g di sale marino grosso

Mettete in una ciotola gli ingredienti e amalgamateli; procedete ad applicare la amschera sulla zona T, lasciate in posa per 20 minuti e poi passate al risciacquo.

Anche la maschera alla cannella è un rimedio molto efficace, anche perché prevede ingredienti molto validi, ovvero:

  • due o tre cucchiai di farina di grano saraceno, che è un buon esfoliante
  • 100 g di prugne secche, molto ricche di antiossidanti
  • due cucchiaini di cannella, dal potere battericida
  • due cucchiai di yogurt, un ingrediente nutriente
  • un cucchiaino di succo di limone, astringente
  • un cucchiaio di miele, addolcente

Mettete tutto insieme in una ciotola e amalgamate fino a quando il composto non risulterà denso e cremoso. Passate a stendere sul viso, evitando la zona del contorno occhi, che è molto delicata, aiutandovi con un pennello.

Lasciate in posa per circa 10 minuti e poi sciacquate con acqua tiepida; infine tamponate delicatamente con un asciugamano.

 

 

Ultimo aggiornamento: 25.04.24

 

Avete le labbra sottili e volete che risultino più carnose, ma senza ricorrere alla chirurgia? Ecco qui qualche suggerimento per ottenerle più piene

 

Le labbra sottili sono il cruccio di molte donne che vorrebbero rendere più sensuale questa parte del corpo, in grado di ammaliare più di altre. Avere labbra carnose è infatti il desiderio di chi punta tutto sul primo impatto e vuole maggiore volume, per avere anche una superficie ampia da truccare.

Molte donne vogliono rifarsi le labbra proprio per questa ragione, ma ci sono dei trattamenti che potrete tranquillamente fare a casa per rimpolpare questa parte del corpo. 

 

Come avere labbra grandi: si parte dalla routine giornaliera

Se volete ottenere labbra gonfie e carnose, il primo passo è quello di seguire una routine quotidiana di bellezza che le coinvolga. Quando lavate la faccia e passate all’applicazione di creme e sieri, dovrete includere anche le labbra in questi trattamenti.

Prima di tutto è importante esfoliare, quindi realizzare uno scrub anche con miele e zucchero, molto delicato, da passare proprio su questa parte del corpo per poi risciacquare con acqua tiepida.

In alternativa potrete spazzolarle, anche con un semplice spazzolino da denti, seguendo movimenti circolari, in modo da richiamare il sangue in questa zona. Questo trattamento labbra  le renderà subito più grandi.

Non bisogna mai tralasciare l’idratazione, quindi provvedere a passare un burrocacao, una crema, un rossetto colorato con SPF e così via. Senza questa caratteristica, infatti, non si potranno mai ottenere labbra più carnose.

Il fattore idratazione è importante anche per quanto concerne l’acqua che si beve: questa permette alla pelle di essere nutrita fino in fondo. Di conseguenza, anche le labbra piccole potranno trarre beneficio se bevete almeno 2 L di acqua al giorno.

Un altro metodo per gonfiare le labbra è quello di assumere una buona quantità di vitamine, naturalmente previo consulto con il medico. In questo caso dovrete anche avere un po’ di pazienza, perché gli effetti non saranno immediatamente visibili. 

 

Un aiuto dal trucco

Volumizzare le labbra diventa molto meno faticoso se usiamo il makeup: se siete appassionate di colori, ombretti e rossetti, curate molto i vostri acquisti, cercando l’ultimo pennello per trucco in circolazione, non sarà difficile ingrandire le labbra usando lo stesso metodo.

Il primo step da seguire è quello di ripassare il contorno delle labbra con una matita, meglio se di un tono più scuro rispetto a quello della vostra bocca. Basterà poi sfumarla verso il centro, dove andrà applicato un colore più chiaro. 

Se vogliamo dare un boost di volume, quindi il tocco finale, basterà passare un bel po’ di lucidalabbra trasparente, che renderà più turgida la bocca. Per ingrandire le labbra senza chirurgia è bene inoltre evitare di usare rossetti troppo scuri, che solitamente rimpiccioliscono, specialmente se hanno una texture opaca. 

Al contrario, è opportuno usare i gloss e i rossetti molto cremosi, che danno luce alle labbra e creano un’illusione ottica, che le fa apparire molto più carnose. C’è poi da sfruttare il famoso gioco di luci e ombre, che va bene anche quando si tratta di questa parte del corpo. 

Dovrete utilizzare due tonalità nude, che dovranno essere una più chiara dell’altra. Applicate il colore più scuro sui bordi e disegnate una specie di X al centro delle labbra. Con quello più chiaro, invece, sfumate tutto verso il centro.

Per ottenere un risultato ancora migliore, sarà sufficiente applicare sempre il gloss, che dona maggiore volume e brillantezza al vostro makeup. In alternativa potrete passare un po’ di illuminante sul cosiddetto “arco di Cupido”, ovvero la emme che va a formare il labbro superiore, quasi a contatto con le narici.

In questo modo infatti l’illusione ottica non farà altro che far apparire più grandi le labbra. 

 

Altri metodi per volumizzare le labbra

Oltre ai metodi dei quali abbiamo parlato finora, ci sono altre tecniche che potrete usare per rendere più voluminose le vostre labbra. 

Prima di tutto è opportuno cercare tutti quei prodotti che sono pensati proprio per dare maggiore turgore alla bocca: questi hanno un effetto attivo sulla circolazione, motivo per il quale potreste sentire le labbra pizzicare leggermente. 

Molto utile anche la ginnastica facciale e, in particolare, quella fatta proprio con la bocca. Si tratta di esercizi molto semplici, come il chiudere le labbra nell’atto del bacio, tenerle ferme così per 10 secondi e ripetere altrettante volte.

Un altro metodo per volumizzare le labbra è stendere, almeno 15 minuti prima di mettere il rossetto, una crema che avrete creato con olio di cocco, cannella e un po’ di vitamina E. Lasciatela agire fino a quando non avvertite un leggero pizzicore, che sarà più che normale, e poi risciacquate. A questo punto potrete stendere il rossetto e osservare il risultato. 

La stessa azione della cannella, anzi molto più forte, la dà il peperoncino, e per meglio dire la capsaicina, una sostanza contenuta al suo interno, che è ciò che dà la piccantezza. Se non avete la bocca troppo sensibile, potrete acquistare un po’ di olio di peperoncino.

Passatelo sulle labbra e lasciatelo agire come se fosse un siero volumizzante. Vi raccomandiamo però di prestare molta attenzione, in quanto non dovrete abusare di metodi del genere, per non irritare le labbra a furia di cospargerle di sostanze piccanti.

In sostanza, se siete solite truccarvi tutti i giorni, usare sempre questi metodi può non essere un toccasana per la vostra bocca. 

 

   

 

Ultimo aggiornamento: 25.04.24

 

Se la scelta dell’outfit e degli accessori da indossare ogni giorno o in vista di un’occasione importante non fosse abbastanza, ecco che si aggiunge anche quella degli ombretti:

utili per creare un trucco occhi impeccabile capace di esaltare anche il più semplice dei make up.

Nelle righe che seguono vi daremo alcuni consigli utili per utilizzare al meglio la vostra nuova palette di ombretti.

 

Un ombretto per ogni occasione

Il vantaggio delle palette di ombretti è la possibilità di disporre di tanti colori e finish diversi per mettere in risalto il proprio sguardo.

Per quanto sembrino professionali e difficili da gestire, sono in realtà pensate proprio per le principianti, poiché permettono di sperimentare effetti e sfumature differenti per creare tante varianti di look.

Chi non ha molto tempo da dedicare al make up, può utilizzare le tonalità più chiare per realizzare un trucco occhi naked infallibile da indossare con disinvoltura senza dare l’impressione di essere truccate in modo eccessivo.

Gli ombretti shimmer e quelli molto luminosi andranno, invece, applicati nell’angolo interno dell’occhio, sotto le sopracciglia e sulla palpebra mobile per aprire al massimo lo sguardo ed esaltarne la profondità.

In specifiche occasioni, come una cerimonia o un evento importante, si potranno sperimentare le nuance più scure e i toni “passepartout” adatti a qualsiasi outfit, come il grigio, il nero e il bianco, per ottenere un contorno più definito a basso rischio di sbavature.

Come applicare l’ombretto alla perfezione

A differenza di quanto si possa pensare, utilizzare una palette di ombretti in modo corretto non è difficile, purché le parole d’ordine siano “non esagerare” e “tanta pratica”.

A tal proposito, un ottimo escamotage per le meno esperte e per chi vuole che il trucco occhi duri a lungo è rappresentato dall’utilizzo del primer.

Oltre a rendere il make up long lasting, permette di uniformare la pelle della palpebra per facilitare l’applicazione degli ombretti e rimuovere eventuali discromie che rischiano di compromettere il risultato finale.

Tuttavia, se si lavora con tonalità molto scure e intense occorrerà realizzare prima una base più leggera (che in caso di errori sarà più semplice da rimuovere con lo struccante) da utilizzare come guida per costruire pian piano il proprio look.

Una volta raggiunto l’effetto desiderato, si potranno sovrapporre ulteriori layer per definire il trucco.

Formato e accessori

Quando si tratta di acquistare un nuovo set di ombretti, a giocare un ruolo chiave è anche il fattore praticità, che dipende principalmente dalle dimensioni e dal formato della palette.

Anche in questo caso, la scelta dovrà basarsi sulle proprie esigenze: se si ha la necessità di portare il trucco con sé fuori casa per effettuare dei ritocchi durante la giornata, allora si dovrà optare per un astuccio compatto e leggero.

E che non comporti un ingombro eccessivo qualora lo si voglia inserire nella borsa o in una piccola pochette.

Chi, invece, desidera ampliare la propria collezione di trucchi con ombretti di tanti colori e sfumature diverse, dovrà puntare su una trousse professionale di grandi dimensioni che contempli numerose nuance e cialde.

Infine, nel valutare la funzionalità di una palette, bisogna considerare anche gli accessori inclusi nella confezione.

I prodotti della migliore marca offrono in dotazione un pratico specchietto per potersi truccare anche fuori casa e un comodo pennello applicatore per sfumare e modulare il colore alla perfezione.

 

Ultimo aggiornamento: 25.04.24

 

Quanti colori può avere una palette di ombretti?

Dipende dalla marca e dal modello (oltre che dal costo finale dell’articolo), ma in linea di massima potremmo dire che le palette più semplici ed economiche sono generalmente costituite da tre o al massimo cinque tonalità.

Mentre quelle professionali – e per ovvie ragioni anche più costose – offrono una ricca sequenza di colori, con tante sfumature e finish diversi.

 

Come si applica un ombretto in crema?

Gli ombretti dalla texture cremosa sono perfetti per le pelli sensibili, perché risultano più idratanti rispetto alle versioni in polvere e non richiedono un eccessivo sfregamento in fase di stesura.

Per applicarli in modo corretto occorre, però, utilizzare un applicatore a spugnetta specifico e sfumare il colore velocemente per evitare che si fissi sulla palpebra.

Inoltre, sono consigliati soprattutto durante il periodo invernale o quando il clima esterno è più mite, poiché con il caldo tendono a sciogliersi rapidamente, creando un effetto poco gradevole.

 

Come prolungare la durata dell’ombretto?

Per far durare il trucco occhi il più a lungo possibile si può ricorrere al primer per opacizzare la pelle e limitare l’effetto “unto” provocato dal sebo cutaneo.

Oppure applicare sulla palpebra della cipria traslucida dopo la stesura dell’ombretto.

Dove applicare i vari colori di ombretto?

Anche se di primo acchito può sembrare la cosa più difficile a questo mondo, applicare l’ombretto in modo impeccabile non è complicato.

L’unica cosa da tenere a mente è che i colori intermedi andranno sempre stesi sulla palpebra mobile, mentre quelli più scuri andranno applicati sulla mezza luna e sfumati con il pennellino dall’interno verso l’esterno.

 

Quali sono le migliori marche di ombretti?

L’Oréal, Max Factor e Maybelline sono aziende molto quotate nel settore grazie alla qualità e alla convenienza dei loro prodotti.

Ma se volete sapere dove acquistare le migliori palette di ombretti senza badare troppo al prezzo, i brand su cui puntare sono Mac e Bionike, che vantano nei propri cataloghi anche prodotti biologici e privi di sostanze chimiche di sintesi.

Per rispondere alle esigenze di quante hanno una pelle particolarmente sensibile o reattiva.

 

 

Ultimo aggiornamento: 25.04.24

 

Come togliere il mascara waterproof?

Trattandosi di un prodotto resistente all’acqua, rimuovere ogni residuo di mascara waterproof potrebbe risultare davvero difficile.

Innanzitutto, bisogna utilizzare uno struccante specifico, facilmente reperibile in commercio, oppure un rimedio naturale, come l’olio d’oliva o quello di cocco.

Una volta versata qualche goccia di prodotto su un dischetto struccante, appoggiatelo sull’occhio chiuso e massaggiate delicatamente la palpebra in direzione delle ciglia senza strofinare per evitare irritazioni.

Se restano dei grumi utilizzate un cotton fioc imbevuto di struccante e passatelo in corrispondenza dei residui per rimuoverli completamente.

 

Come diluire il mascara?

Può capitare che il nostro mascara dopo un po’ di tempo si secchi o si irrigidisca. Per riportarlo in vita potete lasciare il flacone a bagnomaria per qualche minuto, senza però immergerlo fino al tappo.

È assolutamente sconsigliato diluirlo con acqua, poiché si potrebbe favorire la proliferazione di batteri che andrebbero a minare la salute degli occhi.

Un altro espediente molto efficace è aggiungere al cosmetico qualche goccia di collirio o di olio d’oliva e shakerare il tutto con lo scovolino.

Quanto dura il mascara?

Il trucco per gli occhi è quello che crea maggiori problemi di igiene a causa della particolare reattività della zona oculare.

In particolare, l’applicatore del mascara è un ricettacolo di germi e batteri, e per ridurre al minimo le infezioni, andrebbe cambiato ogni tre mesi.

Fondamentale è la funzione del tappo che, non solo isola il contenuto dagli agenti esterni, ma impedisce al mascara di seccarsi velocemente.

Ovviamente, la durata complessiva del prodotto dipende dalla frequenza di utilizzo e dalla lunghezza delle ciglia, ma in linea di massima, se vengono seguite alla lettera le modalità di conservazione consigliate, dovrebbe durare abbastanza a lungo.

 

Come capire se un mascara è scaduto?

Partendo dal presupposto che le aziende cosmetiche hanno l’obbligo di riportare sulla confezione la data di scadenza dei loro prodotti, per capire se un mascara è scaduto bisogna andare a occhio e usare un po’ di buon senso.

Innanzitutto, annusate il contenuto del flacone e se percepite un odore acre e molto pungente, quasi sicuramente gli oli contenuti sono andati a male.

Un altro metodo è quello di prelevare con lo scovolino un piccolo quantitativo di prodotto e poggiarlo sull’indice.

Se sfregando i polpastrelli notate dei piccoli grumi e una consistenza poco compatta e uniforme anche in quel caso è meglio sostituire il cosmetico con uno nuovo.

 

 

 

Ultimo aggiornamento: 25.04.24

 

Diciamoci la verità, il mascara è certamente il belletto più amato dalle beauty addicted e sono in tante a dichiarare che uscirebbero tranquillamente senza ombretto e rossetto, ma mai senza mascara!

Certo scegliere il prodotto giusto è fondamentale, ma molto dipende anche dalla propria capacità di utilizzarlo in modo corretto. Nelle righe che seguono vi daremo qualche dritta su come applicare il mascara al meglio e ottenere l’effetto desiderato.

 

Impariamo a utilizzare il piegaciglia

Prima di procedere con l’applicazione del mascara è fondamentale utilizzare un buon piegaciglia.

Anche se si tratta di un beauty tool molto apprezzato, soprattutto da chi ha le ciglia corte e poco incurvate, sono ancora tante le donne che non sanno come utilizzarlo in modo corretto.

In realtà è più semplice di quanto possa sembrare: basta appoggiarlo all’attaccatura delle ciglia e chiudere le estremità delicatamente per qualche secondo.

Dirigete lo strumento di volta in volta sempre più in avanti fino ad arrivare alle punte, in modo da rendere l’incurvatura ancora più definita.

 

Applicare il mascara dalla base fino alle punte

Dopo aver piegato le ciglia possiamo dedicarci all’applicazione del mascara. Estraete l’applicatore facendolo roteare e senza spingerlo su e giù per evitare che all’interno del flacone si formino bolle d’aria che potrebbero seccare il prodotto.

Dirigete lo sguardo verso l’alto e sollevate delicatamente la palpebra superiore per avvicinare il più possibile lo scovolino all’attaccatura delle ciglia e raggiungere anche le punte.

Partendo dalla rima ciliare, salite man mano verso l’alto, senza tralasciare le ciglia più corte agli angoli dell’occhio.

 

Utilizzare l’applicatore anche verticalmente

La maggior parte delle donne si limita a utilizzare l’applicatore del mascara solo orizzontalmente per distribuire il prodotto su tutta la lunghezza delle ciglia.

Tuttavia, esiste un piccolo trucco per donare maggiore definizione allo sguardo, ed è quello di distribuire il prodotto anche in senso verticale, così da utilizzare la punta dello scovolino per colorare anche le ciglia più piccole e nascoste.

Premessa ovviamente la rimozione di eventuali eccessi di mascara dalle setole.

In questo modo si potranno pettinare le ciglia singolarmente e creare l’effetto che si desidera.

 

Rimuovere i grumi

Alcuni cosmetici caratterizzati da una formula molto densa potrebbero creare dei fastidiosi grumi durante l’applicazione. Per rimuoverli senza rovinare il lavoro potete utilizzare uno scovolino pulito o un pettine per ciglia.

Cercate di intervenire tempestivamente prima che il colore si asciughi, in modo da rimuovere i grumi facilmente e separare le ciglia alla perfezione.

 

Pulire eventuali sbavature

Durante l’applicazione, e ci rivolgiamo in particolare alle meno esperte, potrebbe capitare di sporcare la palpebra superiore o la guancia.

Per non rovinare il make-up e trascinare il mascara peggiorando la situazione, tamponate la macchia con della carta o un batuffolo di cotone senza strofinare la zona e, per rimuovere eventuali residui, utilizzate un cotton fioc imbevuto di latte detergente o acqua micellare.

Un colore per ogni occasione

I mascara più gettonati sono sicuramente quelli di colore nero, perché si addicono praticamente a tutti i tipi di occhi e sono capaci di conferire maggiore profondità allo sguardo.

Un’alternativa molto apprezzata è il mascara grigio, soprattutto da quante ritengono che il nero appesantisca troppo gli occhi, mentre i toni del marrone sono, in genere, preferiti da chi ha l’iride azzurra o verde.

Per donare al proprio look un po’ di vivacità, esaltare un trucco occhi elaborato o semplicemente valorizzare lo sguardo giocando con tonalità complementari, in commercio potrete trovare mascara di tantissime colorazioni e sfumature:

dal tradizionale blu fino al rosso, al viola e al bianco.

 

 

 

Ultimo aggiornamento: 25.04.24

 

Per avere un make-up perfetto, è necessario disporre dei giusti strumenti per applicare i vari cosmetici ovvero dei pennelli da trucco.

Ricordate che per applicare il fondotinta, la cipria e l’ombretto, un solo pennello non è sufficiente, pertanto è necessario disporre di più pezzi, di diverse forme e dimensioni.

Vediamo insieme come applicare alcuni cosmetici con l’aiuto di questo strumento.

Cosmetici e pennelli

Un errore molto comune che si commette quando si applica del fondotinta sul viso, consiste nel prelevare il prodotto con il pennello direttamente dal flaconcino.

In realtà è meglio applicare prima il cosmetico sul viso e poi stenderlo omogeneamente con il giusto pennello.

Solitamente per il fondotinta è meglio optare per un modello a lingua di gatto o uno piatto e stondato. In questo modo sarete in grado di passarlo facilmente intorno a bocca, naso, occhi e orecchie. 

Stessa forma va bene anche per l’applicazione del blush, anche se in questo caso il pennello deve essere di dimensioni medie. Se invece dovete trattare gli zigomi, acquistatene uno obliquo.

Per quanto riguarda la cipria, questa deve essere applicata utilizzando un pennello morbido e ampio, che consente di tamponare la famosa “zona T” e le guance.

I modelli più adatti per truccare gli occhi invece sono quelli a lingua di gatto, dotati di setole folte e piatte, che sono in grado di trattenere il pigmento e di liberarlo direttamente sulle palpebre.

Per le rifiniture e i dettagli, vi suggeriamo di utilizzare un pennellino a penna con setole appuntite. Queste infatti permettono sia di sfumare la matita e sia di definire bene i contorni.

 

Setole sintetiche o naturali?

Sul mercato è possibile trovare i pennelli per trucco con setole sia sintetiche e sia naturali.

Ormai la maggior parte delle aziende si sta orientando sempre di più verso l’utilizzo di setole sintetiche piuttosto che quelle di derivazione animale. 

Questo perché grazie alla ricerca e allo sviluppo di nuove tecnologie e di nuovi materiali, è possibile creare sinteticamente ciò che prima si prelevava esclusivamente dagli animali.

Sicuramente le setole naturali da sempre sono sinonimo di qualità, infatti i primi pennelli sintetici risultavano molto ruvidi e spesso graffiavano e danneggiavano la pelle. 

Oggi invece si utilizzano materiali diversi e i pennelli vengono progettati in maniera scrupolosa, tant’è che i risultati sono davvero strabilianti.

Attualmente in commercio esistono pennelli con setole sintetiche talmente delicate, che possono essere utilizzati anche sulle pelli più sensibili. 

Possiamo dire che con il passare del tempo le tecniche di produzione sono andate di pari passo con la sensibilizzazione delle aziende nei confronti delle specie animali.

Ciò ha fatto acquisire più consapevolezza al settore cosmetico, che si è sentito il dovere di orientare la produzione verso una politica più rispettosa nei confronti dei diritti degli animali.

Oggi le fibre di un pennello sintetico sono più morbide, più delicate e più resistenti ai lavaggi. Chiaramente è consigliabile optare sempre per dei marchi affidabili e di indiscussa qualità.

Come lavare i pennelli per trucco

Effettuare la pulizia dei pennelli da trucco è molto più semplice di quanto si possa pensare. È sufficiente usare del sapone, dello shampoo o del detersivo per piatti.

Se volete fare le cose per bene, potete utilizzare del detergente delicato per bambini.

Per ciò che concerne la frequenza di lavaggio, ricordate che i pennelli con setole naturali sono meno soggetti alla proliferazione batterica, pertanto possono essere lavati con meno frequenza rispetto a quelli sintetici.