Ultimo aggiornamento: 19.04.24

 

Se avete dubbi su quale di queste pratiche operare sul vostro corpo, possiamo aiutarvi con qualche suggerimento e sulle eventuali controindicazioni

 

La depilazione intima permette di eliminare efficacemente i peli superflui, in maniera duratura, dalla cosiddetta zona bikini, che comprende inguine, pube e interno cosce. Le parti posizionate vicino agli organi genitali sono delicate, per questo è bene stare attenti quando si eseguono pratiche simili. 

Per eseguirla ci sono diversi oggetti che possono aiutare: le strisce depilatorie sono uno di questi, come il rasoio, le creme e fino alla ceretta, all’epilatore elettrico, al laser e alla luce pulsata. 

Tra queste è importante scegliere quella più indicata per i nostri peli e la tipologia della nostra cute: in tal caso un aiuto concreto viene dato dal dermatologo, che può stabilire se ci saranno reazioni avverse e quindi può consigliare o sconsigliare alcuni metodi. 

C’è da sottolineare come la depilazione sia diversa dalla epilazione, in quanto la prima rimuove la parte più superficiale del pelo, mentre la seconda va a interferire proprio con il processo di formazione dello stesso. 

 

Che cos’è la depilazione parti intime

La depilazione riguarda non solo il popolo femminile, ma anche quello maschile: può essere tanto eseguita a casa quanto effettuata in un centro specializzato. La ceretta inguine riguarda una parte molto delicata e sensibile del nostro corpo per cui, se si è soggetti a irritazioni, meglio consultare il dermatologo.

Quali sono le parti interessate? Solitamente l’inguine, il pube, l’interno cosce e lo scroto, se parliamo di depilazione uomo genitali. La depilazione totale può interessare anche la parte attorno all’ano. 

Depilazione intima donne e uomini: come preparare la pelle

Il primo passo da fare è quello di fare una bella doccia calda, insieme a uno scrub, che possa eliminare o prevenire la formazione dei peli incarniti. Se ricorriamo all’epilazione, è invece opportuno assicurarsi che i peli siano lunghi almeno mezzo centimetro, per assicurare una buona aderenza e una rimozione efficace. 

Per quanto concerne invece il tempo da dedicare a questa pratica, questo varia tra i 15 e i 30 minuti, in base anche alla vostra soglia del dolore. 

 

Quale metodo usare?

Il rasoio

Scegliere per la depilazione inguine il rasoio vuol dire essere molto pratici: solitamente questi oggetti sono bilame e non rischiano di provocare tagli. Per le pelli più sensibili sono anche disponibili modelli con strisce lenitive e con una testina snodabile, per raggiungere facilmente ogni punto. 

Si tratta di un metodo molto economico, ma che porterà i vostri peli a ricrescere dopo soli due o tre giorni, costringendovi a ripetere di frequente l’operazione. Inoltre potreste verificare l’insorgenza di foruncoli o un’infiammazione della cute. 

La crema depilatoria

Se, al posto della ceretta inguinale, preferite optare per la crema depilatoria, questo metodo può essere altrettanto delicato e veloce, visto che basta stenderne una noce e poi rimuoverla con una spatolina, quando il tempo di applicazione sarà trascorso. 

In questo caso gli effetti saranno più duraturi di quelli ottenuti con il rasoio, ma è consigliabile non usare questo metodo nella vicinanza di mucose e simili, in quanto si può andare incontro a irritazioni. 

 

L’epilazione

Se volete ottenere risultati più duraturi della depilazione, c’è, come dicevamo l’epilazione, che può essere eseguita con vari metodi. 

Prima di tutto c’è la ceretta parti intime a caldo, che vede l’impiego di resine sciolte tramite il calore in un fornelletto. Questo composto si stende sulla pelle e poi si posizionano delle strisce, che si rimuovono grazie a uno strappo netto.

La cera può essere posizionata anche su delle strisce epilatorie, che devono essere scaldate con le mani e poi possono essere posizionate sulla pelle ben tesa, per rimuovere efficacemente i peli.

C’è anche l’epilatore elettrico, che si può passare un po’ dappertutto ma che, nel caso specifico della zona bikini, è solitamente caratterizzato da una testina più piccola, indicata per le parti sensibili. 

Se preferite un metodo professionale, puntate tutto sull’epilazione laser, che però dovrà essere eseguita nei centri estetici certificati o in uno studio medico. Le sedute dovranno essere diverse e a cadenza mensile o anche bimestrale. Se soffrite di follicoliti o problemi simili, questo è il metodo da preferire in assoluto. 

C’è poi quella a luce pulsata, che segue lo stesso principio della precedente ma agendo con luce policromatica ad alta intensità.

Quali rischi si corrono?

I peli delle parti intime sono distribuiti in varie direzioni sulla pelle, motivo per il quale è necessario intervenire più volte proprio sulle zone da epilare o depilare. Ciò comporta un rischio maggiore di tagli o abrasioni.

Naturalmente si corrono più rischi se si procede alla rasatura integrale o se si esegue molto spesso questa pratica. C’è poi da dire, più in generale, che la depilazione delle parti intime non andrebbe eseguita se la pelle è sensibile o se si ha la tendenza a sviluppare peli incarniti. 

Inoltre è bene consultare un medico se si hanno problemi come le vene varicose, gli eczemi, la candida, la malattia di Raynaud o anche il diabete mellito. 

 

Come scegliere il metodo giusto?

Molto dipende naturalmente dalla tipologia di pelle e dalla durata desiderata del risultato. L’aspetto più importante è sempre quello di rispettare la delicatezza della zona da trattare. Riassumendo, i metodi più confortevoli sono il rasoio e la crema, anche se hanno una breve durata, mentre i più durevoli, come la ceretta o il laser, sono i più fastidiosi. 

Cosa fare dopo la depilazione

Come è naturale, la depilazione intime può causare degli arrossamenti, che però tendono a svanire nel giro di qualche ora. In ogni caso è consigliabile applicare sulla zona una buona crema idratante o anche un olio, come quello di cocco o di mandorle dolci.

Meglio evitare, subito dopo, saponi, sostanze irritanti o a base alcolica; nei giorni successivi è preferibile indossare solo biancheria di cotone, in modo da far traspirare la pelle, ed evitare indumenti troppo aderenti. 

 

 

Ultimo aggiornamento: 19.04.24

 

Dopo il rasoio elettrico, le strisce depilatorie sono il metodo più utilizzato per la depilazione casalinga.

Più igieniche e pratiche rispetto alla dolorosa cera a caldo, sono già pronte all’uso e permettono di ottenere un ottimo risultato finale, rendendo la pelle liscia e setosa.

Vediamo allora come usarle in modo corretto, senza necessariamente ricorrere all’aiuto dell’estetista.

 

Preparare la pelle al trattamento

L’epilazione a strappi è una tecnica di depilazione più veloce e conveniente rispetto ai trattamenti professionali eseguiti nei centri estetici. Ma come ottimizzare i risultati di questi metodiche casalinghe per la rimozione dei peli?

Anche se potrebbe sembrare scontato, prima di utilizzare le strisce depilatorie è importante preparare adeguatamente la pelle effettuando uno scrub esfoliante per rimuovere le cellule morte e sollevare i peli incarniti che tendono a rimanere intrappolati sotto la superficie cutanea.

Dopo l’esfoliazione, bisogna pulire e detergere con cura la zona per favorire l’adesione della cera al pelo, e in caso di cute sensibile o delicata è consigliabile fare un test di prova su una piccola porzione di pelle per accertarsi che il prodotto non crei irritazioni o altri sfoghi cutanei.

Prima di procedere verificate che sull’area da trattare non ci siano ferite o vene varicose, altrimenti sarebbe preferibile rivolgersi a una professionista per non aggravare ulteriormente la situazione.

Un piccolo trucco: se dovete depilare zone delicate come l’inguine o le ascelle, tenete sempre a portata di mano un po’ di talco per favorire l’assorbimento del sudore e consentire alla cera di aderire meglio ai fusti.

Se possibile, vi consigliamo anche di fare un bagno caldo prima della depilazione, in modo da aprire i pori e ridurre il dolore avvertito con lo strappo.

Come applicare le strisce depilatorie

Una volta terminata la fase preparatoria, si può passare alla depilazione vera e propria. Per prima cosa, prendete una striscia e riscaldatela sfregandola energicamente tra le mani per qualche secondo oppure utilizzando l’asciugacapelli a temperatura intermedia.

Una volta che la cera si sarà scaldata, appoggiate la striscia sulla zona di interesse e praticate una leggera pressione con le dita seguendo la direzione del pelo per fare in modo che aderisca bene alla pelle.

A questo punto, afferratela da un lato e tirate in modo deciso dalla parte opposta, ossia in contropelo, in modo da rimuovere tutta la peluria.

Per ottenere risultati migliori ed evitare la formazione di rossori, si consiglia di tenere la pelle tesa durante lo strappo, così da sentire anche meno dolore.

 

Piccoli accorgimenti post-depilazione

Al termine della depilazione non dimenticate di applicare una buona crema idratante o un olio dopocera specifico per lenire gli arrossamenti e rendere la pelle più liscia e morbida al tatto.

Infine, per eliminare i residui di ceretta che potrebbero rimanere attaccati sulla superficie cutanea, potete utilizzare le salviette post-depilatorie presenti, in genere, nelle confezioni delle strisce oppure applicare un po’ di olio d’oliva sulla zona.

 

 

Ultimo aggiornamento: 19.04.24

 

Come usare le strisce depilatorie?

A prescindere dal tipo di prodotto scelto, le modalità di utilizzo sono pressoché le stesse:

dopo aver riscaldato la striscia fra le mani o con il fon, basta applicarla sulla zona da depilare e tirala via con un movimento deciso dal basso verso l’alto o comunque in direzione contraria rispetto al pelo.

Prima della depilazione è buona norma effettuare uno scrub esfoliante e pulire la pelle per rimuovere le cellule morte e le impurità che potrebbero compromettere la buona riuscita del trattamento.

 

Come creare delle strisce depilatorie?

Per realizzate delle strisce depilatorie fai da te si possono utilizzare degli scampoli di stoffa, preferibilmente in cotone, ricavati da vecchie lenzuola o magliette.

Per tagliarli a misura, regolatevi in base alle caratteristiche della zona da trattare: per le gambe dovranno essere più strette e lunghe, mentre per braccia, inguine e ascelle sarebbe meglio farle più piccole in modo da agevolare il posizionamento e lo strappo.

Per quanto riguarda la cera, se preferite utilizzare qualcosa di più “naturale”, ma soprattutto di più economico, basta scaldare in un pentolino un po’ di miele, un cucchiaino di zucchero e il succo di mezzo limone, mescolando il tutto fino a ottenere un composto fluido che andrete ad applicare sull’area da depilare.

 

Come togliere i residui delle strisce depilatorie?

Per rimuovere i rimasugli di cera dalla pelle si può sfruttare un olio vegetale a scelta tra quelli di oliva, mandorle dolci o cocco.

Dopo averne applicato un piccolo quantitativo sulla zona appiccicosa, non dovrete far altro che distribuirlo uniformemente per favorire lo scioglimento dei residui e poi asportarli con l’aiuto di un batuffolo di cotone o un dischetto struccante.

Come tagliare le strisce depilatorie?

Per tagliare le strisce depilatorie occorrono solo un paio di forbici e un buon occhio.

Tuttavia, se volete risparmiare tempo e fatica, in vendita si possono trovare degli appositi portarotoli, in plastica o metallo, che permettono di tagliare le strisce in modo preciso e della lunghezza che si desidera.

 

Cosa fare dopo l’uso delle strisce depilatorie?

Per mantenere l’area depilata in buono stato, oltre ad applicare un olio post-depilatorio per rimuovere i residui di cera dalla pelle, si raccomanda di non esporre la zona a fonti di calore, evitando docce troppo calde, saune e l’esposizione ai raggi solari almeno per le 24 ore successive.

Questo perché le temperature elevate, oltre ad aumentare la sensibilità cutanea, favoriscono la dilatazione dei pori con il conseguente rischio di irritazioni e infezioni.

Qualora la pelle appaia secca e arrossata, si può applicare della crema idratante o un po’ di olio lenitivo per ammorbidire la zona e ottenere un immediato sollievo.

 

 

 

Ultimo aggiornamento: 19.04.24

 

Come funziona l’epilatore a luce pulsata?

L’epilatore a luce pulsata è un dispositivo in grado di percepire la diversa concentrazione di melanina tra la pelle e il pelo.

In questo modo l’azione di un flash, riconducibile alla tecnica laser, sfruttando l’energia emessa dalla luce, riesce ad “addormentare” il bulbo pilifero.

Con la giusta frequenza e alcuni accorgimenti, tale indebolimento del pelo è in grado di protrarsi nel tempo, rendendo dunque non più necessarie le consuete sedute depilatorie.

Segue poi una fase finale di mantenimento che dovrebbe coincidere con la perdita del 70% della peluria totale.

 

Ogni quanto usare l’epilatore a luce pulsata?

Ogni modello ha le sue specifiche in merito alla frequenza e alla cadenza con cui effettuare i trattamenti, ma solitamente si consiglia un intervento intensivo per il primo mese, andando poi a scemare nel tempo, effettuando sessioni a distanza di mesi, in modo da mantenere i risultati ottenuti.

La frequenza con cui effettuare ogni applicazione varia anche in base allo spessore del pelo e alla delicatezza della pelle.

Su certe zone sarà necessario passare più volte prima di ottenere dei risultati apprezzabili, ma bisogna sempre tenere presente che la pelle deve riposare almeno due giorni tra un trattamento e l’altro, il tempo necessario per far passare eventuali arrossamenti e bruciori.

Da consigliare dunque un trattamento ogni due settimane per i primi tre mesi, una volta al mese per i successivi tre mesi e così via a seguire in base alla necessità.

Si arriva così oltre i nove mesi di trattamento, con una cadenza di uno o due trattamenti all’anno.

 

Quali sono le controindicazioni nell’uso di un epilatore a luce pulsata?

Un trattamento a luce pulsata è sconsigliato in caso di eczemi, lesioni cutanee, dermatiti o altri tipi di escoriazioni.

Un altro accorgimento da tenere presente è che tatuaggi, macchie cutanee scure o anche altre problematiche circolatorie, come vene varicose e cicatrici, devono necessariamente essere coperte da cerotti.

In questo modo non entreranno a contatto con gli impulsi.

L’utilizzo è sconsigliato anche in caso di assunzione di farmaci fotosensibilizzanti, in caso di pelle molto scura o nell’eventualità che ci si voglia esporre al sole dopo poco tempo.

Al momento dell’utilizzo è normale percepire un leggero pizzicore e riscontrare un po’ di arrossamento sulla zona trattata, che durerà qualche giorno.

Dopo quanto tempo comincia a fare effetto l’epilatore a luce pulsata?

Una volta effettuato il trattamento i primi risultati si possono osservare già dopo pochi giorni: i peli infatti cresceranno con una frequenza sempre minore e saranno in ogni caso molto radi.

I risultati sono però variabili da persona a persona e cambiano in base al tipo di pelle e al tipo di pelo, più o meno resistente che sia.

 

La depilazione a luce pulsata è un trattamento permanente?

Nessun trattamento depilatorio può definirsi permanente, poiché la pelle è naturalmente programmata per rigenerarsi e dunque anche il bulbo pilifero, attaccato dalla luce pulsata, dopo alcuni mesi tenderà a ricrearsi.

Tuttavia, se il risultato sarà vincente, la crescita del pelo si ridurrà del 70% e non dovrete intervenire nuovamente se non dopo circa sei mesi.

 

Ultimo aggiornamento: 19.04.24

 

Una volta capito a cosa serve l’epilatore a luce pulsata, dedichiamo questa ultima sezione alla spiegazione dettagliata dei passaggi da seguire, per beneficiare quanto più possibile delle proprietà di questo alleato di bellezza talvolta complesso da comprendere.

Divideremo il tutto in sezioni, in modo da rendere la spiegazione quanto più chiara possibile.

 

Preparazione

Prima di iniziare con un trattamento, è necessario preparare la pelle in modo adeguato e prendere alcune precauzioni in modo da rendere il processo efficace e sicuro.

Il primo step consiste nel radere la zona che andrete a trattare: la lunghezza del pelo infatti non deve superare 1 mm, perché l’effetto della luce altrimenti si disperderebbe, perdendo di vista l’obiettivo, ossia il bulbo pilifero.

Una volta che la pelle è asciutta,  procedete coprendo eventuali nei con una matita bianca, così come le macchie (come ad esempio le voglie).

L’applicazione della luce pulsata inoltre è da evitare su vesciche o altre escoriazioni cutanee.

Un altro passo importante da seguire, consiste nel provare l’epilatore su una parte del corpo, in modo da verificare se questo tipo di trattamento faccia o meno al caso vostro.

Valutate in questo senso bruciori eccessivi o arrossamenti lunghi da debellare, e a quel punto sarete sicuri di non incorrere in spiacevoli effetti indesiderati.

 

Trattamento

Il primo passaggio è sicuramente quello di scegliere il livello di energia: il libretto informativo del vostro dispositivo conterrà tutte le informazioni necessarie a questo scopo, sia che scelga autonomamente il vostro fototipo, sia che dobbiate impostarlo voi.

Un secondo passaggio consiste nel selezionare il tipo di flash da erogare, sempre a seconda del modello che avete scelto.

Le modalità solitamente presenti sono quella a flash continuo, che prevede impulsi emanati a intervalli regolari e senza interruzione, o a flash singolo, su richiesta dell’utilizzatore.

La prima modalità risulta particolarmente efficace su zone ampie come gambe e braccia, mentre la seconda si presta maggiormente ad aree più piccole e in cui sia richiesta una maggiore precisione.

Fatto questo, non vi resta che posizionare l’apparecchio in modo che la lampada sia totalmente a contatto con la cute.

In caso contrario l’impulso non verrà erogato, perché ormai la quasi totalità dei modelli, per ragioni di sicurezza, presenta un sensore in grado di percepire l’esatto contatto con l’epidermide o meno.

A questo punto scorrete lungo la zona da trattare, facendo attenzione a coprire l’intera superficie e, per farlo, dovete aver cura di scegliere la giusta finestra, più piccola o più grande a seconda dell’area su cui volete intervenire.

Pulizia

A seguito di ogni trattamento dovrete pulire la finestra: potrete osservare infatti, già dopo le prime applicazioni, la formazione di piccole macchie marroni che altro non sono che depositi di cheratina.

Se non rimossi tempestivamente potrebbero fissarsi sul vetro, facendo diminuire l’effetto delle onde dell’epilatore.

Tale pulizia deve avvenire tramite un prodotto specifico, che solitamente viene consegnato in omaggio con ogni dispositivo.

In caso contrario, dovrete procedere con l’acquisto di tale solvente e di un apposito panno, gli unici in grado di rispettare i filtri ottici della macchina.

 

 

 

Ultimo aggiornamento: 19.04.24

 

Chi è stanco di ricorrere al rasoio per eliminare i peli superflui, ma non vuole nemmeno provare il dolore della ceretta, troverà nella crema depilatoria un valido alleato per raggiungere i propri obiettivi estetici in modo rapido, efficace e soprattutto indolore.

Ecco alcuni consigli pratici su come utilizzare correttamente questi prodotti e sfoggiare una pelle liscia e setosa fino a sette giorni.

 

Preparare la pelle al trattamento

Una volta individuata la crema depilatoria adatta alle proprie esigenze, bisogna leggere attentamente le istruzioni riportate sulla confezione per essere certi di utilizzare il prodotto in modo appropriato.

A prescindere dal tipo di formulazione, le operazioni da svolgere prima del trattamento sono la pulizia e l’esfoliazione, poiché è fondamentale che al momento della depilazione la pelle sia perfettamente pulita e libera da impurità che potrebbero compromettere l’efficacia del prodotto.

La pulizia deve essere eseguita qualche minuto prima dell’applicazione della crema, avendo premura di utilizzare un detergente a pH neutro e di asciugare la zona con cura per favorire l’adesione degli agenti cheratolitici.

L’esfoliazione, invece, non va mai effettuata a ridosso della depilazione, ma almeno 2-3 giorni prima per non sensibilizzare la cute e renderla meno incline a irritazioni e arrossamenti.

A tal proposito, si può utilizzare un guanto di crine, uno scrub esfoliante o un’apposita spazzola per la pulizia del viso, in modo da rimuovere i detriti cellulari dalla superficie cutanea e favorire la fuoriuscita di eventuali peli incarniti.

Applicazione e tempi di posa

Come già anticipato, ogni crema depilatoria ha le sue specifiche modalità di applicazione, che dipendono in gran parte dalla formulazione e dagli ingredienti contenuti.

I prodotti in crema, per esempio, vanno applicati sulla zona di interesse con l’aiuto di un’apposita spatola (in genere inclusa nella confezione del prodotto) o direttamente con le dita, fino a coprire completamente i peli che si vogliono rimuovere.

È altresì importante spalmare il composto in modo omogeneo per evitare di lasciare antiestetiche chiazze di peluria che vi costringerebbero a rifinire il trattamento successivamente, con tutti i rischi e le perdite di tempo che ne conseguono.

Quanto alle tempistiche, in genere questi prodotti vanno lasciati agire dai 3 agli 8 minuti, prestando attenzione a non superare il limite massimo indicato sulla confezione per evitare di irritare la pelle o sottoporla a uno stress eccessivo.

Come rimuovere il prodotto

Trascorso il tempo necessario, potete rimuovere la crema depilatoria con una spugnetta leggermente inumidita o la spatolina in dotazione.

Una volta asportati tutti i residui di prodotto, sciacquate la zona con abbondante acqua calda e tamponate delicatamente con un asciugamano in microbifra per asciugarla.

Infine, applicate una crema nutriente per lenire eventuali irritazioni e ripristinare il giusto livello di idratazione cutanea, così da mantenere la pelle liscia e morbida più a lungo.

Se la zona trattata prude o appare arrossata non preoccupatevi, perché si tratta di reazioni del tutto normali che tendono a risolversi spontaneamente nel giro di qualche ora.

In caso contrario, è buona norma parlarne con il proprio medico o un dermatologo per valutare l’entità del problema e adottare le soluzioni appropriate.

 

Ultimo aggiornamento: 19.04.24

 

Come usare la crema depilatoria?

Rispetto ad altre tecniche di epilazione casalinga, la crema depilatoria è un metodo più economico, rapido e soprattutto facile da usare.

Basta, infatti, applicare il prodotto in modo uniforme sulla zona da trattare, attendere il tempo di posa raccomandato e rimuoverlo con l’aiuto dell’apposita spatola o una spugnetta leggermente bagnata.

 

Quanto dura la crema depilatoria?

Il principale svantaggio della crema depilatoria è sicuramente la durata del trattamento, leggermente più lunga rispetto al rasoio ma con una ricrescita dei fusti più rapida rispetto alla dolorosa ceretta.

Tuttavia, se utilizzata in modo corretto, l’effetto “pelle liscia” dovrebbe protrarsi fino a un massimo di 10 giorni.

 

Come funziona la crema depilatoria?

A differenza della cera a caldo, che estirpa il pelo dalla radice ritardandone la crescita per almeno due settimane, le creme depilatorie ne indeboliscono la struttura cheratinica.

Questo avviene attraverso l’impiego di sostanze alcaline (come l’idrato di sodio o di calcio) che dissolvono le proteine di cui il pelo è rivestito, garantendo la massima sicurezza sulla pelle.

Tuttavia, dal momento che ogni persona ha specifiche caratteristiche cutanee, sarà necessario fare tutte le valutazioni del caso prima di stabilire quale crema depilatoria comprare, tenendo conto anche dei commenti e delle opinioni espresse dagli altri utenti.

Cosa fare in caso di ustione da crema depilatoria?

Per trattare un’ustione chimica da crema depilatoria, oltre a evitare deodoranti e cosmetici formulati con profumi alcolici, si può applicare localmente una pomata a base di cortisone dietro consiglio del proprio medico.

 

Quali sono i rischi legati all’utilizzo di una crema depilatoria?

Oltre a pruriti e arrossamenti, l’uso della crema depilatoria può comportare l’insorgenza di irritazioni cutanee, secchezza epiteliale e ustioni chimiche.

Pertanto, è sempre consigliabile leggere con attenzione la lista degli ingredienti impiegati per la formulazione del prodotto di proprio interesse e testarlo preventivamente su una piccola area cutanea per valutarne il livello di aggressività.

 

 

 

Ultimo aggiornamento: 19.04.24

 

Dopo aver stabilito quale epilatore comprare, è fondamentale imparare a utilizzarlo in modo corretto per evitare ogni possibile trauma per la pelle e la formazione di dolorose irritazioni.

Se non sapete come fare, in questa parte conclusiva della nostra guida vi daremo alcuni utili consigli che vi permetteranno di sfruttare al meglio tutte le potenzialità del vostro nuovo alleato di bellezza, senza alcun rischio per la salute e il benessere del derma.

 

Preparare la pelle al trattamento

La prima cosa da fare per epilarsi in maniera corretta è preparare la pelle al trattamento. Tutti gli epilatori, elettrici o a luce pulsata che siano, vanno utilizzati solo sulla cute perfettamente pulita e libera da eventuali cellule morte.

Oltre a lavare accuratamente la zona con un sapone neutro prima dell’utilizzo del dispositivo, è consigliabile effettuare uno scrub esfoliante qualche giorno prima del trattamento, in modo da prevenire sia le infezioni batteriche a carico del follicolo pilifero sia la formazione di peli incarniti.

Passiamo all’epilazione

Una volta preparata la pelle, potete procedere con l’epilazione vera e propria.

Se disponete di un modello Wet&Dry sarà possibile utilizzarlo direttamente sotto la doccia o nella vasca da bagno, anche se è sempre consigliabile passare il dispositivo sulla pelle bagnata anziché sotto il getto dell’acqua corrente.

Prima di procedere con il trattamento, verificate che la testina dell’epilatore sia perfettamente pulita e – se necessario – accorciare i fusti più lunghi con un rasoio per facilitare il passaggio dell’apparecchio.

Altra accortezza da adottare riguarda la scelta della velocità giusta, preferendo quella minima per le zone più sensibili (come l’inguine e le ascelle), e quella rapida per le parti del corpo più ampie.

Ricordate, inoltre, di mantenere la testina a un angolo di 45° rispetto alla superficie da trattare, passandola ovviamente sempre contropelo e sfruttando – se presente – la luce incorporata per individuare ed estirpare i peli più piccoli e nascosti.

Cosa fare dopo

Se dopo il trattamento sulla zona spuntano dei puntini rossi, non fatevi prendere dal panico perché si tratta di una reazione del tutto normale (soprattutto se si ha una cute particolarmente sensibile) che tende a sparire spontaneamente nel giro di qualche ora.

A ogni modo, una volta terminata l’epilazione è buona abitudine applicare una crema emolliente per restituire idratazione e morbidezza alla pelle, meglio ancora se formulata con sostanze lenitive e antinfiammatorie come la camomilla, l’aloe vera o la calendula.

Gli esperti, inoltre, raccomandano di aspettare almeno 24 ore dall’epilazione prima di esporsi al sole, dal momento che la pelle depilata risulta più sensibile e maggiormente soggetta a scottature ed eritemi.

 

 

 

Ultimo aggiornamento: 19.04.24

 

Come funziona l’epilatore a luce pulsata?

Qualora la propria sensibilità cutanea sia parecchio elevata, così come il dolore conseguente allo strappo dei peli, si può optare per un epilatore a luce pulsata, che non estirpa il fusto e lascia la pelle intatta.

Questi dispositivi, infatti, funzionano attraverso un principio di fototermolisi selettiva che trasforma la luce policromatica ad alta intensità (IPL) in calore per indebolire il bulbo pilifero e impedire la rigenerazione del pelo.

Visto, però, che la luce pulsata agisce per “contrasto”, nel senso che è in grado di percepire la differenza di colore tra la melanina dei fusti e quella dei tessuti cutanei circostanti, il trattamento risulta efficace solo in caso di pelle chiara con peli scuri, in modo da colpire solo il bulbo pilifero lasciando la pelle illesa.

 

Come pulire l’epilatore?

Per una questione igienica, ma anche per mantenere intatta l’efficienza del proprio epilatore, al termine del suo utilizzo è necessario pulirlo per bene in modo da rimuovere i peli e la pelle morta dalla testina.

Una volta smontata e tolta la peluria con la spazzolina in dotazione, vi basterà passarla sotto il getto dell’acqua calda, usando – se necessario – qualche goccia di sapone neutro per lavare le pinzette.

Al termine dell’operazione, andrà asciugata con un panno di cotone per rimuovere ogni residuo d’acqua e scongiurare la formazione di ruggine.

 

Su quali zone del corpo si può utilizzare l’epilatore?

Gli epilatori sono concepiti per l’epilazione di tutto il corpo, quindi possono essere usati su gambe, ascelle, braccia, inguine e il viso.

Se avete la necessità di trattare le zone di precisione, come l’area perilabiale e la zona bikini, è preferibile optare per un modello che disponga di accessori specifici pensati proprio per questo scopo, così da eseguire un trattamento completo senza essere costrette a effettuare ulteriori acquisti.

Quali sono i vantaggi dell’epilazione rispetto alla ceretta?

A differenza della ceretta, l’epilatore è in grado di rimuovere anche i peli più corti (da 0,5 mm circa), eliminando il fastidio di dover aspettare che il fusto cresca del tutto per avere una pelle liscia e morbida.

In termini di durata, invece, non ci sono grosse differenze, poiché entrambe i trattamenti assicurano risultati soddisfacenti fino a 3-4 settimane.

 

Si può utilizzare un epilatore durante la gravidanza?

Dipende. Ci sono metodi per l’epilazione casalinga che, durante la gravidanza, sono del tutto sconsigliati (come la luce pulsata e il laser), e altri invece che richiedono le dovute precauzioni.

Gli epilatori elettrici, nello specifico, possono essere usati tranquillamente anche durante la gestazione, ma solo se il modello in proprio possesso sia dotato di specifici accorgimenti volti a ridurre il trauma della pelle e rendere il trattamento meno doloroso.

Dopo l’uso, inoltre, è buona norma applicare una crema post-depilatoria specifica che abbia un buon effetto lenitivo e permetta di ridurre i rossori e le eventuali irritazioni cutanee.