Quale metodo scegliere per la depilazione dell’inguine?

Ultimo aggiornamento: 25.04.24

 

Sebbene la depilazione “fai da te” sia più comoda ed economica, quando si tratta di eliminare i peli pubici è necessario adottare qualche accortezza in più per evitare arrossamenti e irritazioni. Ecco come scegliere la tecnica giusta.

 

Con l’estate ormai alle porte la lista delle cose da fare prima delle vacanze si allunga sempre di più e tra costumi da bagno, creme solari e altri accessori indispensabili per il mare, non resta che un unico piccolo problema da risolvere: i peli superflui.

Sebbene la maggior parte delle donne ricorra alla depilazione casalinga per sfoggiare una pelle liscia e morbida con un notevole risparmio di tempo e denaro, quando si tratta della zona bikini è importante scegliere il metodo giusto per ottenere risultati equiparabili a quelli dell’estetista, senza però causare irritazione all’inguine durante e dopo la seduta.

Acquistare il miglior epilatore o una buona crema depilatoria per l’inguine è già di per sé un’ottima strategia per dare alla zona un aspetto più curato e avere la certezza che non vi siano peli in bella mostra, ma prima di procedere è fondamentale sapere come utilizzare questi prodotti in modo corretto per garantirsi un trattamento efficace e duraturo.

Che ne dite, allora, di addentrarci insieme nel mondo della depilazione inguinale per scoprire le principali tecniche di rimozione dei peli pubici? Allora, mettetevi pure comode che a breve vi spiegheremo come scegliere il metodo più adatto alle vostre caratteristiche cutanee.

L’importanza dei peli pubici

Prima di entrare nel vivo del nostro post alla scoperta dei migliori trattamenti per depilare l’inguine, è bene fare qualche precisazione per mettere bene in chiaro le conseguenze e i rischi che simili interventi possono avere sulla la nostra salute intima.

Come facile intuire, la depilazione integrale è tutt’altra cosa rispetto al tradizionale sfoltimento dei peli pubici, che non sono solo un retaggio antiestetico con cui uomini e donne sono costretti a fare i conti fin dalla notte dei tempi, ma rappresentano un vero e proprio apparato difensivo indispensabile per la protezione delle nostre aree intime.

Sì, perché per quanto la peluria possa apparire sgradevole alla vista e intaccare il nostro ideale di femminilità, svolge il delicato compito di proteggere la pelle delicata della zona dalla proliferazione di microbi e batteri.

Non a caso, le persone che ricorrono alla depilazione totale dell’inguine sono maggiormente soggette a infezioni cutanee e arrossamenti proprio perché il compito principale dei peli è quello di mantenere stabile la temperatura della pelle, salvaguardandone il pH fisiologico nel rispetto della flora batterica stanziale.

Da non trascurare anche la loro importanza a livello sessuale: oltre a prevenire l’insorgenza di candide e herpes, i peli pubici riducono gli attriti durante i rapporti, proteggendo i genitali da abrasioni e microlesioni.

Il nostro consiglio, quindi, è quello di ricorrere alla depilazione dell’inguine totale solo quando strettamente necessario, scegliendo però la tecnica depilatoria più adatta alle proprie esigenze estetiche e cutanee.

 

Preparare la pelle al trattamento

A prescindere dal metodo scelto per la depilazione delle parti intime, se la pelle non viene preparata in modo adeguato l’efficacia e la durata del trattamento ne saranno irrimediabilmente compromessi. Per questa ragione, il nostro primo consiglio è quello di effettuare uno scrub esfoliante qualche giorno prima della seduta per rimuovere le cellule morte e le impurità presenti sulla superficie cutanea e prevenire, al contempo, la formazione dei tanto odiati peli incarniti.

Nel caso della ceretta all’inguine, è buona norma anche verificare che i fusti abbiano raggiunto una lunghezza minima di 4 millimetri per evitare di spezzarli durante lo strappo e ottenere così risultati migliori e più duraturi.

Qualora si preferisca un metodo di epilazione meno doloroso, come la crema depilatoria per le parti intime, è fondamentale scegliere una composizione che non contenga agenti chimici aggressivi o potenzialmente irritanti per la pelle, prestando attenzione a non avvicinare troppo il prodotto alle mucose genitali e perianali per evitare arrossamenti dell’inguine e dolorose irritazioni.

Infine, se scegliete di ricorrere al rasoio o all’epilatore elettrico, prima del trattamento è sempre consigliabile accorciare i peli e fare una bella doccia calda per favorire l’apertura dei pori.

 

Depilazione all’inguine fai da te: quale tecnica scegliere

La ceretta all’inguine totale è sicuramente il metodo più diffuso per depilare le zone intime ma, per ovvie ragioni, è anche il più doloroso. Con la cera a caldo, infatti, il bulbo pilifero viene estirpato alla radice per rallentare la successiva crescita dei fusti, rendendo la pelle liscia e setosa fino a tre settimane. Per chi è intollerante al dolore esiste un’altra tecnica depilatoria meno invasiva e più delicata, che consiste nell’applicare localmente una crema appositamente formulata per la zona bikini.

Oltre a essere più precisa e pratica da utilizzare, permette di dare alla regione inguinale la forma desiderata senza bisogno di rimuovere tutti i peli. Per contro, però, l’effetto del trattamento è meno duraturo rispetto alla ceretta e all’epilatore elettrico, all’ordine di dieci giorni al massimo.

Stesso discorso vale per il rasoio, ideale per chi ha poco tempo a disposizione e non vuole sentire dolore, ma con il rischio che si formino più peli incarniti e microtraumi cutanei. Per evitare questi inconvenienti, vi suggeriamo di depilarvi sempre sotto la doccia e solo dopo aver insaponato con cura la zona per agevolare lo scorrimento delle lame ed evitare dolorosi tagli.

Diversamente, l’uso dell’epilatore elettrico viene sempre sconsigliato per la depilazione inguinale, a meno che non si disponga di un dispositivo studiato appositamente per quella zona, avendo premura però di passarlo solo sulle aree più esterne dell’inguine, senza andare troppo in profondità per non irritare le mucose.

Un’altra valida alternativa, soprattutto per chi non ha una buona manualità, sono le strisce depilatorie che, oltre a essere meno aggressive sulla pelle e più pratiche da utilizzare rispetto alla tradizionale cera a caldo, risultano ideali per chi soffre di fragilità capillare o di follicolite.

Infine, se oltre all’efficacia puntate anche al risparmio, potreste valutare la cosiddetta epilazione con filo arabo mediante l’uso di un colibry epilator, un innovativo dispositivo composto da due bracci fissati a un anello metallico grazie a delle molle, che non necessita di alcun collegamento alla presa di corrente e permette la rimozione anche dei peli più corti e duri.

Consigli post-depilazione

Una volta stabilito come depilarsi le parti intime, è importante adottare alcuni accorgimenti al termine della seduta per mantenere la pelle morbida e liscia più a lungo. La prima cosa da fare è lavare con cura le zone interessate con un detergente a pH neutro e applicare un prodotto lenitivo specifico, in forma di olio o crema idratante, per ridurre i gonfiori e prevenire le irritazioni.

Nelle 24 ore successive alla depilazione si raccomanda, inoltre, di non esporre la pelle depilata ai raggi solari o a fonti di calore eccessive (come docce troppo calde e saune) per evitare la dilatazione dei pori con il conseguente rischio di infezioni e arrossamenti.

 

 

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