Smagliature rosse e bianche: perché si formano e come combatterle

Ultimo aggiornamento: 29.03.24

 

Le smagliature sono un problema estetico molto diffuso, dovuto principalmente a un cedimento del tessuto cutaneo in specifiche regioni del corpo. Vediamo da cosa sono causate, come prevenirle e quali sono i rimedi più efficaci per eliminarle.

 

Le smagliature sono antiestetiche alterazioni cutanee caratterizzate da striature di forma e colore variabile che interessano diverse zone del corpo. Le più colpite sono i fianchi, l’addome, il seno e i glutei, ma possono manifestarsi anche in altre regioni corporee come risultato di una sollecitazione meccanica che supera la capacità di resistenza elastica della nostra pelle, tra cui i repentini cambi di peso, alcune problematiche ormonali e la gravidanza.

Sebbene il settore dermocosmetico proponga numerosi trattamenti per prevenire e risolvere il problema in modo efficace, l’applicazione di una crema per smagliature specifica e l’utilizzo di massaggiatori anticellulite non servirà a nulla se non si presta attenzione allo stadio in cui l’inestetismo si trova.

Per ottenere i risultati sperati bisogna infatti distingue la fase iniziale, caratterizzata da una sintomatologia pruriginosa e infiammatoria, da quella di cicatrizzazione, laddove le lesioni cutanee assumono un colorito bianco-perlaceo a causa del progressivo rallentamento della circolazione sanguigna.

Dal momento che queste ultime sono delle vere e proprie cicatrici che non possono essere eliminate completamente, ma solo attenuate, la strategia migliore per fare pace con lo specchio rimane la prevenzione.

Rosse contro bianche

Prima di scoprire come eliminare le smagliature, bisogna analizzarne le cause per poter intervenire in maniera adeguata. Come già anticipato, le atrofie dermo-epidermiche a strie sono causate principalmente da una perdita di elasticità cutanea che consegue, in genere, a una rottura delle fibre elastiche del derma. Tale condizione determina la comparsa di striature lunghe e strette che, a seconda dello stadio in cui si trovano, assumono colorazioni e sfumature diverse che vanno dal rosa, al violaceo al bianco.

A dispetto di quanto si possa immaginare, la differenza di colore non indica due diverse tipologie di inestetismi, bensì due diversi fasi dello stesso problema. All’esordio, le smagliature appaiono come linee rossastre e piane – le cosiddette “striae rubrae” – accompagnate generalmente da prurito e bruciore nelle sedi di localizzazione. In questo stadio la superficie delle lesioni presenta un colore rosso vivo a causa dell’aumento del flusso sanguigno messo in atto dall’organismo in risposta all’infiammazione.

Con il passare del tempo, la fase infiammatoria lascia il posto a quella cicatriziale, determinando un progressivo assottigliamento delle fibre elastiche con conseguente alterazione nella forma e nel colore delle smagliature, che appaiono più lasse e irregolari.

Il loro aspetto bianco è dovuto al fatto che il tessuto cicatriziale è poco vascolarizzato, impedendo di conseguenza la sintesi di nuovo collagene a sostegno del tono e dell’elasticità della pelle. Tra i principali fattori di rischio si segnala la gravidanza, le repentine oscillazioni di peso, gli squilibri ormonali, l’assunzione di farmaci corticosteroidi e alcune patologie pregresse, come la sindrome di Cushing.

È possibile anche che la comparsa delle strie sia dovuta a un’alimentazione scorretta, uno stile di vita troppo sedentario e alcune cattive abitudini, come il fumo e il consumo eccessivo di alcol.

Smagliature in gravidanza

Quando le smagliature fanno la loro inesorabile comparsa durante la gravidanza, la prevenzione gioca un ruolo chiave per evitare che il trofismo cutaneo degeneri in inestetismi permanenti.

Dal momento che la loro formazione è dovuta a una perdita di tonicità e idratazione della pelle, ne consegue che la prima cosa da fare fin dai primi mesi della gestazione è curare la propria alimentazione, consumando cibi ricchi di vitamine e antiossidanti.

Allo stesso modo, è fondamentale mantenere un buon livello di idratazione cutanea bevendo almeno due litri di acqua al giorno per contrastare la ritenzione idrica e favorire lo smaltimento delle tossine accumulate nell’organismo.

Anche svolgere una regolare attività fisica può rivelarsi una strategia vincente per prevenire la comparsa delle smagliature in gravidanza: è sufficiente, infatti, svolgere degli esercizi leggeri, come lo yoga e il pilates, o passeggiare mezz’ora al giorno per mantenersi in forma e migliorare contestualmente anche la tonicità cutanea. Volete fare un po’ di sport anche fuori casa? Allora, date un’occhiata alle migliori mountain bike disponibili sul mercato per individuare il modello più adatto a voi.

Da non sottovalutare, poi, l’importanza di idratare la pelle con una buona crema per smagliature in gravidanza, da applicare sulle zone del corpo affette dagli inestetismi accompagnando la stesura con un massaggio drenante per stimolare il microcircolo e ridurre, al contempo, il rischio di fastidiose crosticine sul capezzolo.

Come eliminare le smagliature

Se vi state chiedendo come togliere le smagliature, sappiate che a oggi una cura per eliminarle definitivamente, purtroppo, non esiste. Tuttavia, è possibile giocare d’anticipo iniziando la propria personale battaglia contro questa odiosa affezione cutanea prima che faccia la sua comparsa; quindi, oltre a seguire uno stile di vita più sano e attivo, è opportuno adottare una beauty routine mirata, scegliendo i trattamenti adeguati sulla base delle proprie specifiche cutanee.

Ci sono, infatti, dei cosmetici che, oltre a favorire la rigenerazione dei tessuti, permettono di migliorare l’aspetto delle smagliature su seno, braccia, pancia e gambe. Inoltre, per stimolare la circolazione sanguigna e favorire l’assorbimento dei principi attivi contenuti nei prodotti utilizzati si rivela utile anche praticare un massaggio specifico che aiuti a ridurre i gonfiori e la ritenzione idrica.

Anche la natura propone diversi rimedi contro le smagliature, come per esempio quello che prevede l’applicazione di una crema realizzata con due cucchiai di olio di mandorle dolci, due di olio di semi di lino, mezzo limone spremuto e 100 ml di gel di aloe vera.

Ma dopo quanto tempo si schiarisce una cicatrice? Dal momento che la tempestività è fondamentale per risolvere e contrastare il problema sul nascere, è importante adottare gli accorgimenti sopra elencati fin dalle prime comparse, mentre nel caso in cui la lesione cutanea abbia già assunto un colore bianco-perlaceo sarebbe opportuno parlarne con il proprio dermatologo per valutare l’eventualità di un intervento chirurgico mediante laser. 

A tal proposito, tra i trattamenti più efficaci si colloca la fototermolisi frazionale, che sfrutta una luce pulsata scomposta in micro-fasci per creare delle microlesioni cutanee al fine di stimolare la produzione di nuovo collagene e rigenerare così i tessuti danneggiati.

 

 

 

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