Cinque cose da sapere sul microblading
Che le donne aspirino ad avere ciglia folte e voluminose per mettere in risalto la profondità dello sguardo è cosa ormai risaputa, ma chi fa degli occhi la sua principale arma di seduzione deve dare la giusta valorizzazione anche alle sopracciglia.
Negli ultimi tempi si è assistito a una crescita esponenziale del trucco semipermanente per sopracciglia, una tecnica manuale utilizzata già molti anni fa in Cina e Giappone per valorizzare e definire l’arcata sopraccigliare, con un risultato molto naturale.
Nonostante le sue origini antichissime, il microblading è oggi tornato alla ribalta conquistando il cuore delle donne di tutto il mondo che, allettate dalla possibilità di non dover più utilizzare il make up per donare tridimensionalità dello sguardo e mascherare le piccole imperfezioni, vi fanno ricorso in alternativa al più invasivo tattoo per sopracciglia.
Ma in cosa consiste esattamente? Quali controindicazioni comporta? E che differenze c’è con il trucco permanente per sopracciglia? Se volete saperne di più sull’argomento, in questo articolo troverete tutte le informazioni che state cercando.
Cos’è il microblanding
Con il termine microblading si indica un particolare trattamento estetico, simile al tatuaggio, che permette di valorizzare l’arcata sopraccigliare, correggendone i difetti estetici. Molto diffuso negli Stati Uniti già negli anni Novanta e approdato in Italia solo di recente, si chiama così per via dello strumento utilizzato dall’operatore – il micro blade – per favorire la dermopigmentazione delle sopracciglia e la penetrazione del colore nella cute.
Esattamente come nel tatuaggio, anche in questo caso vengono inseriti dei pigmenti colorati sotto pelle ma senza penetrare troppo in profondità, per cui il disegno tende a sbiadire dopo qualche mese, fino a scomparire definitivamente nel giro di un paio d’anni. Oltre al cosiddetto effetto “pelo a pelo”, con intensità e gradazioni differenti, è possibile anche realizzare delle sfumature più marcare per riempire le zone diradate dell’arcata sopraccigliare e ottenere un risultato più uniforme e naturale.
Ovviamente, prima di sottoporsi alla seduta di microblading sarà necessario discutere con l’estetista dell’effetto che si vuole ottenere, oltre a scegliere la forma e il colore che meglio si adattino al proprio incarnato e ai lineamenti del viso.
A ogni modo, il trattamento non è invasivo né eccessivamente doloroso, ma affinché risulti del tutto sicuro e privo di effetti collaterali deve essere effettuato presso una struttura specializzata e da personale qualificato.
Durata e costo
Proprio come le ciglia finte, anche il trattamento di microblading non è permanente e la sua durata può variare dai sei mesi ai due anni a seconda delle caratteristiche cutanee del paziente e delle precauzioni adottate successivamente per proteggere e curare il tatuaggio semipermanente.
Per prolungare la tenuta del colore è importante effettuare dei ritocchi periodici e applicare sulla zona una protezione solare con SPF 50 qualora si preveda di esporsi al sole per un periodo di tempo prolungato, e lo stesso vale anche nel caso in cui si voglia fare ricorso alle lampade abbronzanti.
Il costo di una seduta di microblading si aggira tra i 400 e i 500 euro, e quando il prezzo scende al di sotto di questo range sarà meglio porsi qualche domanda in più sulla manualità e l’esperienza dell’operatore a cui ci si vuole affidare. Inutile dire che il trattamento deve essere sempre eseguito da personale competente e con attrezzatura certificata per evitare di mettere a repentaglio la salute e la bellezza della propria pelle.
Non solo, dal momento che la principale controindicazione legata all’esecuzione della tecnica è la formazione di infezioni e cicatrici in corrispondenza della zona trattata, è importante – per non dire fondamentale – prestare attenzione ai prodotti e agli strumenti scelti per il trattamento, che dovrebbero essere di buona qualità e assolutamente sterili per ridurre il rischio di risultati estetici disastrosi.
Un’altra incognita da non sottovalutare sono le possibili reazioni allergiche ai pigmenti utilizzati per colorare le sopracciglia, per cui è sempre consigliabile chiedere all’operatore informazioni sugli ingredienti contenuti nel prodotto che verrà utilizzato, preferendo quelli ipoallergenici che assicurino un’elevata tollerabilità cutanea.
Differenza tra microblading e sopracciglia tatuate
Anche se in apparenza il microblading potrebbe sembrare del tutto simile al tatuaggio delle sopracciglia, soprattutto in merito all’effetto finale, in realtà si tratta di due tecniche completamente diverse. In effetti, dare un consiglio su quale trattamento estetico preferire non è immediato come dire quante uova occorrono per realizzare una torta, perché molto dipende dal risultato che si vuole ottenere e per quanto tempo lo si vuole mantenere.
Con assoluta certezza, però, possiamo affermare che la differenza principale tra le due pratiche beauty è la durata, visto che il tattoo è permanente mentre la forma e il colore delle sopracciglia disegnate tramite microblading si potranno modificare o correggere in ogni momento, per seguire magari i trend del momento.
In entrambe i casi si utilizza un micro blade a forma di penna alla cui estremità sono posizionati piccolissimi aghi che agevolano la penetrazione del colore nella pelle, con la sola differenza che nel caso del microblading i pigmenti vengono inseriti più superficialmente, rendendo necessario effettuare dei ritocchi periodici per ravvivare il colore.
Piccole accortezze da adottare
Sebbene la tecnica del microblading sia meno invasiva di un tatuaggio, è importante affidarsi sempre a un professionista del settore per garantirsi un trattamento sicuro e duraturo nel tempo. Ventiquattr’ore prima della seduta bisogna evitare di assumere bevande alcoliche, caffeina e farmaci a base di ibuprofene, soprattutto se si prevede l’applicazione di una crema anestetizzante prima del trattamento per renderlo indolore.
Nei cinque giorni precedenti si raccomanda di non trattare le sopracciglia con pinzette, ceretta ed epilatori a luce pulsata, oltre a fissare un appuntamento con lo specialista scelto per avere tutte le informazioni necessarie e discutere sul risultato che si vuole realizzare. Nei sette giorni successivi è tassativamente sconsigliato applicare il trucco o prodotti cosmetici aggressivi sulla zona sottoposta al trattamento, così da favorire la corretta guarigione delle microlesioni.
Durante la fase di cicatrizzazione è importante anche proteggere la pelle dai raggi solari ed evitare le attività sportive che comportino un’elevata sudorazione, oltre a mantenere la zona perfettamente pulita e ben riparata dallo sporco e dalla polvere.
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