Proprietà e prove scientifiche della shungite, la pietra di protezione per eccellenza

Ultimo aggiornamento: 28.03.24

 

Parliamo di un minerale che si è formato miliardi di anni fa: conoscete la shungite e le sue innumerevoli proprietà? Vediamole insieme

 

Può esservi capitato di sentir parlare della shungite ma sapete che in realtà ne esistono di due tipi? Generalmente infatti ci riferiamo a una pietra nera che è molto simile al carbone e leggera, mentre ne esiste una più preziosa, che proviene proprio dal villaggio di Shunga e risale al XVI secolo. 

Presente soprattutto in Carelia, una regione russa, fu usata dallo Zar Pietro I, che aveva diversi problemi di salute, come l’epilessia, che aprì addirittura una stazione termale nel punto in cui questa pietra era collocata.

 

Shungite, pietra di protezione per eccellenza 

La natura della shungite pietra  è il carbonio, nella sua formazione allotropica, ovvero i suoi atomi si legano creando una specie di pallone da calcio da 60 o 70 parti. Ci sono diverse teorie sull’origine di questa roccia nera, infatti secondo alcuni sarebbe un’amalgama di vari organismi fossilizzati, secondo altri proverrebbe da un meteorite derivato da una stella morta.

 Non esiste oggi ancora una spiegazione sulla natura di questo minerale, la cui composizione è unica al mondo. Inoltre è il solo a contenere tutti gli elementi chimici della Terra ed è altamente conduttivo.

Oltre a queste caratteristiche, tra i vari tipi di pietra, è l’unica a contenere anche i fullereni, cioè una varietà del carbonio la molecola del quale è formata da molti atomi: le proprietà fisiche e quantiche di questo elemento sono causa di molti benefici su tutto ciò che è in vita. 

 

Tipi di shungite

Ci sono diversi tipi di queste pietre energetiche che si distinguono in base alla concentrazione, al loro interno, di carbonio e silicati.

La shungite di tipo I ha un aspetto simile al metallo, per cui è definita qualità argento, e contiene fino al 98% di silicati e carbonio. Molto rara, costa tantissimo, ovvero circa ⅖ euro per grammo. 

La shungite di tipo II è la pietra nera  di cui parlavamo all’inizio, con circa il 90% di silicati e carbonio. Si tratta della più diffusa, a eccezione di quella utilizzata per l’acqua da bere.

La shungite di tipo III e IV è quella che contiene una percentuale inclusa tra il 30 e il 50% di silicati e carbonio, ma la quantità di fullerene è molto bassa, per cui le sue proprietà sono blande. 

 

Shungite proprietà: utilizzo nell’acqua

L’utilizzo dell’acqua di shungite, detta anche acqua marziale, come abbiamo detto in precedenza, risale allo Zar Pietro I, che ordinò addirittura degli studi relativi a questa pietra, che dimostrarono l’efficacia della shungite nella cura di varie patologie. 

Con il passare degli anni si è potuto approfondire ancora di più la proprietà delle pietre di shungite, che sono assorbenti, catalitiche, antibatteriche e anche depurative, per cui sono ottime proprio per purificare l’acqua del rubinetto.

Grazie alle sue vibrazioni, infatti, può essere immersa in un bicchiere e purificare e addolcire l’acqua, eliminare il sapore del cloro, inibire i metalli pesanti, eliminare l’eventuale presenza di pesticidi, idratare a fondo il nostro organismo. 

Assumendo quindi questa bevanda così modificata, possiamo migliorare il nostro organismo, pulirlo e migliorare tante patologie delle quali soffriamo. Si tratta infatti di una pietra in grado di riprogrammarci a livello cellulare.

 

Portare con sé una di queste pietre curative

Ma la shungite può essere anche tenuta con sé, per diventare un catalizzatore in molti ambiti. Questa pietra infatti è in grado di armonizzare il campo energetico dell’organismo e normalizzare tutti i processi nervosi. 

Basta metterne un pezzo in una tasca e lasciare che si attivi da solo, quando ce n’è necessità. Potrebbe accadere che le energie che vanno a crearsi siano troppe, per cui, per non incorrere in una brutta insonnia, meglio non tenerla addosso almeno da mezz’ora prima di andare a dormire. 

Un consiglio che può essere utile è quello di tenere un ciondolo di shungite appeso al collo, in quanto in corrispondenza del chakra del cuore. 

Che effetti si hanno?

Mettendo addosso un oggetto in shungite non faremo altro che attivare uno scudo protettivo su di noi, dalle onde elettromagnetiche che verranno neutralizzate dalla sua azione. Inoltre vi sentirete molto più radicati alla terra, per cui andrete a riallinearvi con il cosmo.

Naturalmente, è consigliabile rimuoverla ogni tanto, in modo da non diventarne dipendenti.

 

Scopi terapeutici della shungite

Se pensate di metterla nell’acqua micellare per ridurre le rughe, probabilmente non avrete gli effetti sperati ma ci sono altri scopi per i quali la shungite può essere utilizzata con buoni risultati. Per esempio, collocarla alla base della testa o nella zona cervicale può aiutare a eliminare un’emicrania causata da uno di questi due fattori.

Può essere utile anche quando si hanno gli occhi molto affaticati, oppure contro i crampi allo stomaco, caso in cui si può porre la pietra sul plesso solare per 20 minuti, per poi bere dell’acqua trattata proprio con la shungite.

Ma questa pietra può anche alleviare i dolori articolari o anche il mal di schiena: tenete bene a mente che non si tratta di una panacea, per cui dovrete sempre fare affidamento al medico per capire come curare il problema che vi affligge, ma prima andrete incontro al malanno e prima potrete risolverlo. 

La shungite e la meditazione

Ci sono vari metodi che si possono seguire per meditare meglio, proprio grazie a questa pietra. Un modo può essere quello di prenderne un pezzo, distendersi con la schiena dritta e le braccia stese lungo il corpo. 

Meglio non usare il cuscino: posizionate i pezzi o il pezzo in corrispondenza del terzo occhio e/o tra le gambe. Chiudere gli occhi e concentrarsi sul respiro e quindi sul rilassamento. Se volete, potete anche provare quest’altro metodo, ovvero posizionare più pietre sul corpo.

Mettete quindi un pezzo di shungite sul terzo occhio, uno sul chakra del cuore, tenente poi due nelle mani e un ultimo elemento dovrà essere posizionato all’altezza dei piedi. 

 

  

 

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