Come utilizzare un massaggiatore piedi

Ultimo aggiornamento: 23.04.24

 

Non è solo l’avanzare dell’età, ma anche il fare un lavoro che ci costringe a stare in piedi, la conseguenza di estremità doloranti e gonfie.

Il massaggio è quindi un’opzione che diventa quasi obbligatoria se ci ritroviamo sempre con gli arti inferiori stanchi: se non abbiamo nessuno che possa lavorarci su, meglio optare per un massaggiatore tra quelli in commercio.

Non è sempre facile, però trovare quello giusto: come fare e soprattutto, come capire se è quello adatto al nostro caso?

 

Prendere un modello efficiente

La scelta deve essere fatta in base al caso specifico, quindi, se soffriamo di problemi di circolazione, dovremo optare per quello dotato di rulli vibranti, che stimolino il reflusso sanguigno e quindi ci aiutino a sgonfiare le parti basse.

Il loro movimento, infatti, va a premere delle zone in cui ristagna il sangue e quindi lo riporta in equilibrio. Se volete contrastare anche i calli e i duroni, meglio un dispositivo da riempire con acqua, che attivi un buon idromassaggio.

Un’altra funzione da prediligere è quella del riscaldamento: basterà quindi impostare i gradi tra quelli disponibili, per permettere che l’acqua raggiunga una buona temperatura e che quindi ammorbidisca così le parti più dure. 

Quante velocità?

Una funzione presente su tutti i massaggiatori elettrici in commercio è quella delle velocità: sono infatti selezionabili in base a vari livelli, solitamente da due in su.

Se volete che il modello acquistato sia veramente efficiente, non potrete andare al di sotto delle tre velocità.

Inoltre dovrete considerare la presenza o meno di un telecomando: nei modelli più economici potrete notare un display e, accanto, i tasti con i quali regolare le varie funzioni, inclusa questa. 

Se volete spendere poco, potrete tranquillamente chinarvi ogni volta, per spegnere o cambiare modalità ma, se volete godervi il massaggio, spendere un po’ di più per un telecomando non è una cattiva idea. 

Questa soluzione è anche da raccomandare a chi ha problemi di mobilità; inoltre ci sono due tipologie di telecomando:

quello che è attaccato con un cavo al massaggiatore e quello che, invece, è libero e quindi permette di regolare tutto anche a una abbondante distanza.

L’alternativa a quello elettrico

Se il vostro budget non è sufficiente neppure per la versione più conveniente del massaggiatore elettrico, potete orientarvi su quello in legno, che è dotato di rulli sui quali poggiare le estremità.

Si rifà infatti alle antiche tecniche del massaggio plantare, quindi riattiva la circolazione attraverso il movimento.

Non si tratta di un prodotto impegnativo, infatti potrete metterlo comodamente sotto un tavolo, vicino al divano o alla poltrona, dove volete, senza dover perdere tempo a regolarne le funzioni: basterà metterci sopra i piedi.

Inoltre le dimensioni di questi massaggiatori sono molto contenute, per cui non occupano molto spazio e possono essere riposti anche sotto il letto. 

 

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