Benessere: come vivere in una casa con la giusta umidità

Ultimo aggiornamento: 24.04.24

 

Spesso si tende a sottovalutare l’importanza di vivere in un luogo con un giusto livello di umidità che, se si colloca su valori non ideali, diventa responsabile di una serie di problematiche sia per la casa sia per i suoi abitanti, più facilmente soggetti al rischio di malanni. Un’eccessiva umidità, infatti, favorisce la proliferazione di batteri responsabili di allergie e infezioni mentre un clima troppo secco può essere responsabile delle infiammazioni alle vie respiratorie.

Per questo è importante vivere in un ambiente con la giusta temperatura e con il corretto livello di umidità. In questa pagina abbiamo voluto raccogliere informazioni e suggerimenti che vi aiutino a creare, in casa come in ufficio, l’ambiente ideale. 

 

Che cos’è l’umidità e come la percepiamo

Con il termine “umidità” si definisce il vapore acqueo presente nell’atmosfera e che, all’atto pratico, determina la nostra capacità di percepire il caldo o il freddo. Nel mondo il livello di umidità varia in modo anche significativo, con range che passano dal 30 al 100%, a seconda dei luoghi in cui ci si trova (per esempio nel sud della Spagna ce n’è pochissima, nel sud est asiatico molta). Naturalmente ogni individuo ha una percezione differente del clima – in base all’età, allo stato di salute e all’abitudine all’attività fisica o meno – e quindi delle sensazioni di caldo o freddo ma ci sono una serie di situazioni oggettive a cui il nostro corpo reagisce. 

In linea di massima un tasso di umidità superiore all’80% crea una serie di problemi al fisico, indipendentemente dal fatto che faccia caldo o freddo, perché in entrambi i casi avvertiremo una sensazione di calore o gelo superiori. Inoltre, questo livello favorisce la formazione, in casa, della condensa e la proliferazione delle muffe sui muri.

Anche in caso di umidità sotto al 20% il nostro corpo non se la passa bene perché l’aria diventa eccessivamente secca e questo può generare rischi di infiammazioni delle vie respiratorie, secchezza delle fauci e desiderio di bere spesso. Da questi dati si evince come il tasso ideale di umidità sia quello che si colloca tra il 40 e il 60% e quanto sia importante tenerlo costantemente monitorato in casa, affidandosi a strumenti di rilevazione affidabili, come per esempio gli igrometri realizzati da Rs Components Italia.  

Temperature e umidità: la tabella

Da quanto detto finora si capisce come temperatura e umidità vadano a braccetto e come, per trovarsi in un ambiente gradevole, maggiori temperature dovrebbero accompagnarsi con bassi livelli di umidità. In una casa dove ci sono 20 gradi, per esempio, l’umidità ideale si deve attestare tra il 40 e il 70% mentre con due gradi in più (22 gradi) dovrebbe essere tra il 40 e il 60%. 

Naturalmente non è necessario che tutte le stanze della casa abbiano lo stesso tasso di umidità perché ognuna è tipicamente utilizzata per motivi diversi, perciò va bene che in cucina, per esempio, il livello sia più alto rispetto al soggiorno dove di solito le attività svolte sono più sedentarie. Nei luoghi dove si pratica un’attività fisica, invece, la temperatura non dovrebbe mai essere superiore ai 18 gradi e l’umidità sempre attorno al 60-70%.  

Per fornirvi un valido supporto abbiamo riassunto le indicazioni in questa tabella di facile consultazione che, insieme a un igrometro, vi aiuterà a regolare al meglio il livello dell’umidità nei vari ambienti. 

 

Come modificare l’umidità

Assodato che conoscere la quantità di umidità è importante per il nostro benessere fisico, vediamo come fare per adattare la percentuale al livello che desideriamo. Sul mercato ci sono numerosi strumenti in grado di dare il loro contributo alla modulazione dell’umidità, a cominciare da climatizzatori e condizionatori che sempre più di frequente sono installati in casa e che nella maggioranza dei casi dispongono di una funzione di deumidificazione ad hoc. Come funziona?

Sostanzialmente l’aria umida presente nella stanza viene aspirata e un compressore si incarica di indirizzare un liquido refrigerante in modo che abbassi drasticamente la temperatura di quell’aria, andando a congelare la parte di acqua presente. A questo punto l’aria – priva di quella parte di acqua che contribuiva all’innalzamento dell’umidità – viene reimmessa nell’ambiente mentre il ghiaccio va a sciogliersi in una vaschetta. Se non avete un condizionatore potete acquistare un deumidificatore che, con un meccanismo molto simile a quello appena spiegato, va a ridurre la quantità di acqua presente nell’aria. 

Se invece la vostra necessità non è tanto quella di eliminare l’umidità quanto di aumentarla, perché l’ambiente è eccessivamente secco, l’elettrodomestico di cui avete bisogno è un umidificatore. Ne esistono di due tipi: a caldo, con un sistema a piastra riscaldante o a freddo, che sfrutta gli ultrasuoni, entrambi con l’obiettivo di incrementare la quantità di acqua nell’aria, vaporizzando quella presente all’interno di un serbatoio. Per rendere la stanza ancora più piacevole e accogliente, molti optano per aggiungere nel serbatoio qualche goccia di olio essenziale. 

C’è poi anche una soluzione più naturale per modificare l’umidità di una stanza. Parliamo delle piante, perché alcune – come per esempio le begonie, le tillandsie cyanee, le lingue di suocera (epiphyllum), l’edera, le felci e le rose di Gerico – sono in grado di assorbire l’umidità mentre altre – come le felci di Boston, le palme di bambù o le areche – riescono ad alzarla. 

Qualche piccolo suggerimento

Nel caso vi troviate a vivere in un ambiente particolarmente umido, ci sono alcune piccole accortezze da seguire, per fare in modo che questa umidità non crei, sul lungo periodo, problemi di salute a voi ma anche ai muri di casa.

 – Cambiare l’aria della stanza un paio di volte al giorno per una decina di minuti (in bagno e in cucina questo ricambio andrà fatto più di frequente, diciamo ogni volta che si utilizzano).

 – Evitare di lasciare asciugare in casa i panni stesi, optando per uno spazio all’aperto o – in inverno – per una zona molto ventilata. Per chi se lo può permettere l’acquisto di un’asciugatrice rappresenta la soluzione ideale.  

 – Assicuratevi che i fori di ventilazione presenti – tipicamente in cucina – non siano ostruiti da mobili o da altri elementi. 

 

 

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